La Nuova Sardegna

La “Cecilia” di Licinio Recife a Cagliari diretta da Grazioli

«Assistere alla rappresentazione di “Cecilia” è un'occasione rara, da non perdere, è lodevole l'operazione di riscoperta da parte del Teatro Lirico di Cagliari». Con queste parole il musicologo...

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«Assistere alla rappresentazione di “Cecilia” è un'occasione rara, da non perdere, è lodevole l'operazione di riscoperta da parte del Teatro Lirico di Cagliari». Con queste parole il musicologo Gianluigi Mattietti ha rivolto un invito al numeroso pubblico di appassionati che l’altro ieri sera ha occupato interamente il foyer. Il Lirico ha riaperto, dopo due anni di pausa dovuto alle restrizioni legate al Covid, il suo spazio alle conferenze di presentazione delle opere in cartellone. E la risposta è arrivata per un evento tradizionalmente graditissimo al pubblico cagliaritano. A dare il via è stata “Cecilia” di Licinio Refice, la storia di una nobile romana martirizzata perché non rinnega la sua fede cristiana. L’azione sacra in tre episodi va in scena da venerdì 28 gennaio alle 20.30 e inaugura la Stagione lirica e di balletto. Sarà replicata il 29 gennaio alle 19, il 30 alle 17, il 1° febbraio alle 20.30, il 2 alle 20.30, il 4 alle 20.30, il 5 febbraio alle 17. Tutto si svolgerà nel rispetto dei protocolli antiCovid. «Esiste, peraltro, un'unica incisione di “Cecilia”, titolo rarissimo», ha aggiunto Mattietti, nel soffermarsi sulla figura di questa donna, diventata icona sacra della musica, protettrice dei musicisti, a cui sono state intitolate chiese e accademie. Ha poi sottolineato i punti di forza di questa preziosa rarità musicale che sarà eseguita per la prima volta in Italia in tempi moderni, e in un nuovo allestimento del Teatro Lirico di Cagliari. Sul podio il maestro Giuseppe Grazioli, la regia è firmata da Leo Muscato.

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