La Nuova Sardegna

Martin Mystère e le indagini sarde: 40 anni di enigmi

Fabio Canessa
Martin Mystère e le indagini sarde: 40 anni di enigmi

Era l’aprile del 1982 quando uscì il primo numero edito da Bonelli. In 8 lustri il detective dell’impossibile si è occupato anche dell’isola. Dai nuraghi ai Mamuthones fino ai giganti di Mont’e Prama

11 aprile 2022
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Aprile 1982, debutta nelle edicole un nuovo fumetto della Sergio Bonelli Editore. Il protagonista si chiama Martin Mystère e si occupa di svelare misteri, da qui il soprannome di Detective dell’Impossibile. Trecentottantasei numeri dopo, contando solo gli albi della serie regolare, il personaggio ideato da Alfredo Castelli e creato graficamente da Giancarlo Alessandrini continua ad appassionare i lettori con le sue avventure. Compie dunque quarant’anni uno degli eroi più amati del fumetto italiano. Archeologo, antropologo, esperto d’arte, collezionista di oggetti inusuali, uomo d’azione e instancabile viaggiatore. Con alcune tappe anche in Sardegna.

Nel 1985 il primo sbarco nell’isola, con il trentaquattresimo numero della serie intitolato “Il mistero del nuraghe” disegnato dai gemelli Gaetano e Gaspare Cassaro. Un’indagine che porta il Detective dell’Impossibile nella voragine del Golgo dove si trova faccia a faccia con lo Scultone, il serpente-drago di una famosa leggenda di Baunei. Il paese dell’Ogliastra di cui è originario lo sceneggiatore Bepi Vigna al quale si deve l’idea di partenza, un soggetto poi rielaborato dallo stesso papà di Martin Mystere: Alfredo Castelli. Un momento comunque importante per Vigna e i colleghi Antonio Serra e Michele Medda, la banda dei sardi che poi segnerà la storia Bonelli con la creazione della serie di fantascienza Nathan Never. I tre, che si erano incontrati a Cagliari agli inizi degli anni Ottanta, iniziano infatti così la fortunata collaborazione con la casa editrice milanese. Presentando dei soggetti per Martin Mystère e poi scrivendo a sei mani alcune storie del Detective dell’Impossibile.

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Se “Il mistero del nuraghe” resta l’unica storia della serie regolare ambientata in Sardegna, l’eroe-studioso bonelliano è tornato in anni più recenti nell’isola con due numeri della miniserie “Le nuove avventure a colori”. Una sorta di reboot. Uscito nel gennaio del 2017 “L’arca dell’estinzione” vede Martin Mystère indagare su un fatto misterioso nella zona di Mont’e Prama. La storia si apre con una battuta al cinghiale che porta dei cacciatori alla scoperta di un cucciolo di dinosauro con il marchio di Atlantide. Quando lo stanno trasportando, gli uomini vengono però sorpresi da uno strano gigante che sembra un robot di pietra: le fattezze sono quelle delle grandi sculture ritrovate nel Sinis. Nella storia disegnata con un preciso lavoro di ricostruzione delle location da Sauro Quaglia si vede lo sbarco all’aeroporto ad Alghero, il trasferimento a Oristano e poi nella zona di Mont’e Prama. A scriverla un gruppo di autori riuniti sotto il nome di Mysteriani: Giovanni Gualdoni, Andrea Artusi, Diego Cajelli, Enrico Lotti, Ivo Lombardo e Andrea Voglino. Quest’ultimo nato a Milano, ma con origini sarde.

Firmato dagli stessi sceneggiatori è “Il segreto dei Mamuthones”, disegnato da Alfredo Orlandi e pubblicato nel febbraio del 2020, dove storia, tradizioni e folclore della Sardegna tornano a caratterizzare il fumetto Bonelli. Un albo che richiama al precedente, ma anche l’avventura della serie regolare “Il mistero del nuraghe”. Questa volta Martin Mystère, abituato a indagare su luoghi leggendari ed enigmi archeologici e parascientifici, arriva nell’isola in soccorso della compagna Diana che in vacanza con delle amiche in una parte incontaminata della paradisiaca Sardegna, esplorando i resti di un antico nuraghe cade a terra colpita da un male misterioso e finisce in coma. Nella disperata corsa contro il tempo per salvarle la vita Martin con il suo assistente Java dovrà affrontare vendicative streghe, bestiali mamuthones e il mostruoso rettile gigante conosciuto con il nome di Scultone.

Queste le avventure sarde dell’amato personaggio bonelliano che festeggia l’importante compleanno con il nuovo numero della serie regolare, uscito ieri, intitolato “I suoi primi 40 anni”. Un albo con una foliazione maggiorata e una storia scritta da Alfredo Castelli per i disegni di Giancarlo Alessandrini in cui Martin Mystère torna a Istanbul per rimettere mano a un caso che aveva risolto nel 1982. L’anno in cui debuttava una serie considerata come fondamentale apripista a nuove pubblicazioni (a cominciare da Dylan Dog) che cambieranno la linea editoriale della Bonelli.
 

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