La Nuova Sardegna

 

Sant’Efisio vuole tornare ma con una festa completa

di Enrico Gaviano
Un momento della presentazione con l'assessore Sorgia e il sindaco Truzzu
Un momento della presentazione con l'assessore Sorgia e il sindaco Truzzu

Cagliari: la prossima settimana la decisione . Il sindaco: "Niente soluzioni intermedie"

17 aprile 2022
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CAGLIARI. Niente soluzioni intermedie per la Festa di Sant’Efisio numero 366. O si fa al completo oppure si ripiega sulla versione “intima” vista negli ultimi 2 anni funestati dalla pandemia. Su questo punto il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, nella conferenza stampa di presentazione, è deciso. «Si stanno svolgendo eventi calcistici con 40mila persone, il pubblico entra nei palazzetti al 100 per cento e le processioni si stanno celebrando in tutta Italia – dice –, dunque non vedo perché ci debbano essere delle restrizioni particolari per la processione del primo maggio».

Truzzu parla a ragion veduta perché il dubbio, anche se piccolo, c’è ancora. Sarà il comitato per l’ordine e la sicurezza che si riunirà la prossima settimana, con tutti gli enti interessati coinvolti, a dare l’ultima parola sull’evento. «La Festa – ha aggiunto Truzzu – gode del patrocinio dell’Unesco. Spero che tutto vada nella direzione che vogliamo. Ma sin d’ora dico a tutti coloro che parteciperanno di usare la massima prudenza».

Una Festa di Sant’Efisio attesissima dai fedeli di tutta la Sardegna e per cui l’amministrazione comunale di Cagliari, insieme alle altre coinvolte nel pellegrinaggio che si snoderà dal primo al 4 maggio, si sta organizzando per tempo, curando nei minimi particolari il percorso, mettendo in preallarme i gruppi in costumi, i cavalieri e i conduttori delle caratteristiche Traccas. «Novità dell’anno – ha annunciato l’assessore Alessandro Sorgia – sarà che per la prima volta il Santo verrà scortata da una pattuglia di militari appartenenti all’arma della cavalleria, che indosseranno l’uniforma storica del disciolto reggimento “Cavalleggeri di Sardegna”».

Il dirigente Alessandro Cossa, a sua volta, ha ricordato che «l’organizzazione è a buon punto, ci saranno anche le solite tribune ad accogliere le persone che acquisteranno il biglietto, fra cui una nuova posizionata davanti al municipio».

Alla conferenza stampa era presente anche Andrea Loi, l presidente dell’Arciconfraternita del Gonfalone, vera anima della manfestazione in cui ogni anno la città scioglie il voto dal 1656 per aver liberato Cagliari dalla peste. «Pensiamo – ha detto – che quest’anno saranno tantissimi i fedeli che arriveranno da tutta l Sardegna. Per questo ricordo che la festa finisce il 25 maggio e che c’è dunque tanto tempo per andare a rendere omaggio al simulacro del Santo».

Simulacro che verrà trainato da una coppia di buoi di razza modicana. Coppia già scelta e che ha un nome come sempre originale. Questi si chiamano Mancai n’di neranta e Non di fatzu contu, cioè: anche se parlano... io non ci faccio caso. La speranza è che rientrino in scena, dopo i 2 anni di assenza. Significherebbe che la Festa si svolgerebbe al massimo del suo splendore.



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