La Nuova Sardegna

Sabato Saturnino, il bassista partner inseparabile di Jovanotti, suonerà live a bordo piscina. Ma non si tratta di un party esclusivo in Costa. È l’evento organizzato dal musicoterapeuta e musicista ozierese Dario Masala che si svolgerà sabato 17 settembre nel centro Antares di Iglesias quando in acqua a nuotare seguendo il ritmo della musica ci sarà nientemeno che il campione Filippo Magnini. Un incontro fra grandi che hanno capito il valore del progetto di ricerca che Masala porta avanti da diversi anni e che adesso ha catturato anche l’attenzione dei neuroscienziati di Harvard. Ma in che cosa consiste? «Il progetto Swim’n’Swing traduce in musica le nuotate degli atleti con disabilità, degli amatori e di professionisti di diversi livelli – spiega Dario Masala –. Costruiamo per loro veri e propri pattern musicali e brani che componiamo, registriamo e suoniamo live a bordo vasca. Musiche composte mediante un attento studio delle loro nuotate attraverso grafici biomeccanici e l’analisi dei loro schemi motori. Cogliamo così l’unicità di ogni atleta, accompagnandolo attraverso la musica verso il miglioramento delle sue performance». E per sottolineare l’importanza di questo metodo rivoluzionario venerdì 16 si svolgerà, sempre a Iglesias ma nel centro culturale di via Cattaneo, il convegno dal titolo “Tra ritmo, acqua e scienza”. A discuterne saranno personalità scientifiche di primo piano. Per fare qualche nome Michela Fagiolini, neuroscienziata della Harvard Medical School e Lamberto Maffei, ricercatore della Scuola Normale di Pisa ed ex direttore del Cnr. Dal mondo dell’arte arrivano Saturnino, Massimo Moriconi ed Emilia Zamuner e da quello dello sport, oltre a Magnini, Claudio Rossetto (coach della nazionale di nuoto). Il team multidisciplinare guidato da Dario Masala è formato da Luisa Piras, Silvia Fattacciu, Virginia Dalla Giovanna, Daniele Piu, Elisa Galli e Alex Damini. Il progetto Swim’nSwing ha anche una sua band che può già vantare collaborazioni con musicisti di livello nazionale per creare musica da mettere a disposizione degli sportivi. E nel prossimo futuro, con l’aiuto dei neuroscienziati, un passo avanti, verso l’espansione di questo metodo al gesto motorio sia in acqua che nella terraferma.