La Nuova Sardegna

Cagliari a tavola

Metti una sera a cena al panificio Porta con le pizze “spettacolari” in teglietta

di Enrico Gaviano
<usng-titolo-spec>Metti una sera a cena al panificio Porta con le pizze “spettacolari” in teglietta</usng-titolo-spec>

Un menu ricco di sorprese con tanti gusti particolari tipo quelle ai culurgiones, alla carbonara, alla amatriciana e cacio e pere

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Cena in panificio? In via Mameli 224 a Cagliari si può. E a proporla è il panificio Porta, una tradizione ultra centenaria che continua grazie all’ultimo esponente della famiglia, Riccardo. «Abbiamo aperto questo forno nel 2017 e nel 2020 ci siamo allargati pensando appunto di offrire ai clienti il servizio a tavolino a pranzo e cena. Purtroppo è arrivato il Covid. Che però ha solo rimandato il progetto. Del resto la nostra azienda ha superato essendo nata nel 1918, anche l’epidemia di “spagnola”. E anche quest’altra del Coronavirus l’abbiamo messa alle spalle ugualmente».

La proposta non è nuova in Sardegna, le pizze contemporanee spuntano un po’ dappertutto, ma il panificio Porta e il suo titolare hanno studiato a fondo tutto e si presentano comunque con un prodotto assolutamente originale. La pizza in teglietta, detta così perché preparata in una mini teglia 30x20, quadrata e non tonda e con una serie di gusti davvero innovativi. «La nostra pizza in teglia – sottolinea Riccardo Porta – è una tipologia di pizza che si sposa bene con la manualità, la tecnica e l’esperienza di chi per professione fa il pane. Questo è il valore aggiunto di questo prodotto: esprime e valorizza la specializzazione negli impasti, creando una base, gustosa, ben lievitata e digeribile. Una pizza che io definisco spettacolare, come lo è anche il panificio».

Molti i gusti originali sfornati nelle tegliette dal panificio Porta. C’è quella ai culurgiones, alla amatriciana, alla carbonara e alla campidanese, quelle “ardite" come la pizza cacio e pere o quella cachi e prosciutto crudo, quelle classiche come la stracciatella e pomodoro, la napoletana, la margherita e la marinara. Insomma, un caleidoscopio che stuzzica il palato del cliente. Insieme ai fritti, come gustoso antipasto, fra cui spicca i fregulini, supplì con ripieno di fregula prodotta dal panificio, e i dessert come gran finale a completare un menu interessante sia per il pranzo che per la cena.

Le pizze in teglietta sono pensate sia in monoporzione che per la condivisione con gli amici seduti a tavola. «Abbiamo trovato in questa tipologia di pizza – dice ancora Riccardo Porta – la più alta espressione degli oltre 100 anni di esperienza acquisita negli impasti e nella selezione delle farine a lievitazione naturale. Dal 1918 usiamo lo stesso lievito madre, quello di Nonna Chiara, la fondatrice dell’azienda». Un’azienda nata a Gonnosfanadiga e che ora ha anche due punti vendita a Cagliari e uno a Quartu.

Ad accompagnare questa pizza un’altra proposta interessante, la birra Civraxiu. Un prodotto sostenibile perché ricavato dal pane. Con ogni litro di birra si salvano infatti più di 200 grammi di pane invenduto. Al panificio Porta però non ci si culla sugli allori. «Ora la nostra attenzione – conclude Riccardo – è focalizzata, con lo chef Fabio Fulgheri e lo staff, sul creare nuove pizze puntando sempre sull’identità, sulla stagionalità e su ingredienti sardi pazzeschi per rendere l’esperienza dei cultori della pizza anche più intrigante».


 

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