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Femme Fatale, viaggio nel mito della pericolosità della donna

di Paolo Curreli
Femme Fatale, viaggio nel mito della pericolosità della donna

Un saggio di Fabrizio Casu sull’eterna minaccia al potere maschile. Giovedì alla Biblioteca comunale di Sassari la presentazione del volume

08 maggio 2023
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È un fantasma che si aggira nella cultura occidentale, radicato nei miti e nelle credenze più antiche. Uno spettro che spaventa l’universo della mascolinità. È il potere inquietante della donna, il femminile che attrae e divora, la diversità che mette in discussione il patriarcato. Questa figura diviene, a cavallo tra Ottocento e Novecento “la femme fatale”. «È l’epoca in cui la donna inizia a liberarsi, è il tempo delle suffragette e delle donne scienziate e professioniste. La società borghese è spaventata da questa affermazione in campi dominati dal maschio, percepisce questo inizio di liberazione come una minaccia e risponde creando una figura che, da paura atavica, diviene prodotto culturale e mito collettivo che pervaderà l’immaginario dell’epoca» precisa Fabrizio Casu che a questo tema ha dedicato un saggio “Femme Fatale. Incanto e crisi della civiltà borghese” (VJ Edizioni. 438 pagine, 22 euro). Un volume particolarmente ricco, che si addentra nel vastissimo tema della minaccia della sessualità femminile al patriarcato. «Lo stereotipo della “femme fatale” è l’aspetto centrale la Belle Époque ma ho analizzato, e sono partito, dall’evoluzione di questo fenomeno che si manifesta dai primordi della storia umana – spiega Casu –. Un capitolo è dedicato alle donne fatali in Sardegna, un mondo certo lontano dall’universo borghese europeo, ma che ha prodotto personaggi femminili “pericolosi” nel mondo delle leggende come le vampire surbiles, fino ai personaggi della letteratura contemporanea. L’epilogo della donna fatale si manifesta anche nell’immaginario moderno e contemporaneo: dalle Dark Lady del cinema degli anni Quaranta, alla cultura pop con le Glamazons e le Bad girls della musica. Ma il periodo particolarmente interessante si struttura prima come ricorsivo tema culturale e poi come vero e proprio fenomeno di costume è proprio quello a cavallo tra Ottocento e Novecento, la Belle Époque, è qui che l’immagine della donna si trasfigura nella femme fatale, diviene donna pantera, linea sinuosa dell’art noveau. Ma la donna fatale, pericolosa popola anche la letteratura. Paradossalmente, questo potere femminile inquietante anticipa i movimenti dell’emancipazione della donna che arriveranno nei decenni successivi».

Il volume ha un approccio interdisciplinare, come giusto per un saggio sul costume e sull’immaginario culturale, attraversando moda, arte, cinema, scienza, letteratura, filosofia, cultura pop e sociologia.

Fabrizio Casu presenterà il suo lavoro giovedì 11 maggio, alle 17 nella sala conferenze della Biblioteca Comunale di Sassari (Palazzo Usini di Piazza Tola 1). L’evento è presentato nell'ambito della rassegna letteraria “Incontri di primavera”. Il lavoro di Casu sarà proposta al pubblico attraverso una proiezione commentata di immagini in power point; dialogherà con l’autore il critico letterario Alessandro Marongiu.

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