La Nuova Sardegna

Cinema

Torna la fiaba della Sirenetta che si tuffa a Rena Majore

di Fabio Canessa
Torna la fiaba della Sirenetta che si tuffa a Rena Majore

Nelle sale il film Disney girato nelle spiagge della Sardegna

26 maggio 2023
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È nelle sale, praticamente tutte, con l’intenzione di restarci a lungo. “La Sirenetta” è uno di quei film evento destinati a sbancare il box office, lanciato da un imponente battage pubblicitario e con le spalle un antico e affascinante mito già sfruttato dal cinema. In Sardegna, poi, ha un’arma in più per attirare gli spettatori: la curiosità per vedere sullo schermo le location utilizzate dalla produzione Disney per il remake con attori in carne e ossa del lungometraggio d’animazione distribuito alla fine degli anni Ottanta. Le riprese sono state infatti realizzate almeno in parte nell’isola (il resto nei famosi teatri di posa inglesi Pinewood Studios) nell’estate del 2021. Diretto da Rob Marshall, “La Sirenetta” ha come protagonista la giovane cantante e attrice afroamericana Halle Bailey e include nel cast principale anche Jonah Hauer-King, Noma Dumezweni, Melissa McCarthy, Art Malik e il premio Oscar Javier Bardem. La storia è incentrata su Ariel, figlia del Re Tritone, affascinata dal mondo umano che è proibito alle sirene come lei. Dopo aver salvato il principe Eric da un naufragio ed essersene innamorata, il desiderio di conoscere la Terra cresce ulteriormente in lei. Ne approfitta la subdola strega del mare Ursula con cui Ariel stringe un accordo per scambiare la sua bella voce con delle gambe umane, in modo che possa raggiungere Eric. Così facendo finisce però per mettere in pericolo la sua vita e la corona del padre. Tra i personaggi del film anche il granchio Sebastian a cui presta la voce Mahmood, il cantante di origini sarde (la mamma è di Orosei) che si è detto felicissimo di questa esperienza come doppiatore e orgoglioso per il fatto che “La Sirenetta” sia stato girato nell’isola. «La Disney ha ambientato il film sulla costa del nord Sardegna, tra il parco nazionale dell’Asinara e il Golfo Aranci, fino all’area marina protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo» sottolinea Nevina Satta, direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission che ha assistito la troupe internazionale. Un grande tesoro naturalistico, e non solo, che non è difficile riconoscere nelle immagini del lungometraggio adesso nelle sale. Nonostante gli interventi in post-produzione abbiano, in alcuni casi, modificato digitalmente gli scenari isolani. Tra le location più importanti Castelsardo che è stato utilizzato come parte dell’ambientazione per il castello di Eric, Cala Moresca nel territorio di Golfo Aranci trasformata in un villaggio di pescatori e soprattutto la spiaggia di Rena Majore di Aglientu scelta per quella che diventa la spiaggia di Ariel: là sono state girate le scene in cui salva Eric e quella simbolica in cui emerge dall’acqua per salire su uno scoglio. «Non poteva esserci scrigno più prezioso – evidenzia ancora Nevina Satta – per accogliere le avventure di questa giovane donna contemporanea, una ragazza disposta a lasciar andare la sua zona di comfort per esplorare un nuovo mondo. Una grande scelta di indipendenza che la porta anche a modificare se stessa pur di vivere in superficie, in un territorio che vuole fortemente esplorare».
 

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