La Nuova Sardegna

Nuova Estate Venerdi
La Nuov@ Estate

I tesori dell’Anglona serviti a tavola

di Mauro Tedde
I tesori dell’Anglona serviti a tavola

Innumerevoli le aziende che offrono ai clienti menu basati solo su prodotti locali e stagionali

03 settembre 2023
4 MINUTI DI LETTURA





Dalla collina al mare, dai pascoli dell’Anglona interna alle coltivazioni intensive della bassa valle del Coghinas le proposte gastronomiche sono davvero variegate, genuine e soprattutto rigorosamente a km zero. Nelle strutture agrituristiche disseminate in tutto il territorio dell’Anglona si possono gustare le pietanze tipiche che attingono alla tradizione locale e proprio per questo la proposta è molto varia, perché cambia in funzione dei luoghi, delle stagioni, delle specialità e anche della formula offerta. La maggior parte delle aziende sviluppano menù articolati con una scelta ampia e con proposte sempre più speciali utilizzando prodotti locali, prevalentemente della stessa azienda e del territorio circostante e quindi sostenibili, elaborando prodotti freschissimi, appena colti, accanto a materie prime di propria produzione controllate in ogni fase del processo. Questo si traduce in gusti e sapori difficilmente imitabili, ampiamente riconosciuti e apprezzati dagli ospiti. Consumare prodotti del luogo consente quindi di contribuire alla conservazione dell’ambiente, a preservare la biodiversità, a mantenere vivo e abitato il territorio. Ovunque il piatto forte è l’immancabile porcetto arrosto ma le carni sono presenti anche sotto forma di ghisadu (un gustosissimo spezzatino, anche di carne di cinghiale), di agnello in umido, di tagliata di vitello, di cordule aromatiche ma non manca, soprattutto in questo periodo, la profumata pecora bollita. Infinita è la varietà degli antipasti, sempre da produzioni dirette dell’azienda che confezionano in proprio salumi, formaggi e ortaggi e spesso persino il pane con l’utilizzo di grani locali e di lievito madre. Ogni azienda ha un suo primo piatto di cui va orgogliosa che varia dal classico raviolo di ricotta agli gnocchetti fatti in casa sino alle gustose panaffittas, scaglie di pane fino (le tipiche spianate) cotte in un brodo di pecora e condite con il pecorino e nella loro stagione con i funghi. Le verdure dell’orto interpretate in vario modo completano sempre i menù. Un’altra bontà è costituita dai dolci di fine pasto con sa seada, regina incontrastata, ma anche con i pirighittos, i cotzulos de pistiddu, sas cadajnas (anche queste a base di formaggio fresco) e i dolci tradizionali tipici di ogni comunità come pabassinos e amarettes. Nel solo territorio di Nulvi operano ben quattro strutture agrituristiche tutte situate lungo la strada provinciale che porta a Tergu e poi a Castelsardo. La prima (anche perché i fratelli Manca sono stati dei veri pionieri del settore) è “Monte Entosu” adagiata su una collina affacciata sul Golfo dell’Asinara. Molto frequentata anche dai turisti l’azienda produce, oltre ai salumi e alle pietanze del menù, degli ottimi formaggi pecorini ottenuti con il caglio di maialetto. A poca distanza l’azienda “Ruspina” che propone piatti che combinano tradizione e innovazione e anche prelibati menù vegetariani oltre ad una gamma di distillati (mirto, fico d’india, mora, prugna selvatica e finocchietto). A un tiro di schioppo l’azienda “Nuraghe Alvu” con i suoi menù all’insegna della tradizione fra cui una versione nulvese della più famosa zuppa gallurese. In cima alla collina de Sos Paris sorge l’azienda “S’Ammuttu” immersa in un ambiente elegante con piscina. Anche qui squisiti prodotti dell’azienda. A qualche chilometro da Chiaramonti, in località Su Sassu Altu, sorge l’agriturismo “Pentuma” dove la titolare Doloretta coccola i suoi ospiti con le sue autentiche bontà. Sulla statale che da Martis porta a Laerru opera invece l’azienda “Carrucana” che propone prelibate e interessanti contaminazioni fra la cucina anglonese e quella più prettamente barbaricina. A Perfugas, in un suggestivo casale immerso nel verde sorge l’agriturismo “Putzu Canu” attiguo all’omonimo nuraghe, con la sua cucina raffinata e attenta alla tradizione locale. Sempre a Perfugas all’interno di un antico e tipico stazzo gallurese è sorto il bellissimo “Borgo Lu Puleu” con la sua cucina bio e gourmet. Sulla statale che da Perfugas va a Santa Maria di Coghinas opera invece da anni e con grande successo l’agriturismo “Casteldoria”, affacciato sul lago Coghinas, con i suoi menù sempre vari in base alla stagione e con tante specialità fra cui le gustose carni rosse, le anguille e una straordinaria mazza frissa, pietanza a base di panna, farina e miele. A due passi da Sedini l’azienda “Sa Sughereta” propone speciali portate a base di carne di capretto mentre a Tergu, sulla provinciale per Osilo, l’azienda “Sa Tanca Noa” è circondata da uno splendido paesaggio ed anche qui la cucina è quella tipica del mondo agropastorale.

Primo piano
Politica

Asl, stop alle nomine: ecco chi salta

Le nostre iniziative