La Nuova Sardegna

La notte di San Silvestro

Trent’anni di Capodanno in piazza, da Piero Marras a Ligabue

di Alessandro Pirina
Trent’anni di Capodanno in piazza, da Piero Marras a Ligabue

Il primo concertone nel 1995 ad Alghero, poi Cagliari con 883 e Olbia con Elisa. A Sassari esordio nel 2008

28 dicembre 2023
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C’era una volta il veglione di Capodanno. In casa o in ristorante. Tutti in abito elegante, il brindisi di mezzanotte e poi trenini e balli di gruppo. A documentarlo è anche la grande commedia italiana, da Fantozzi a Parenti serpenti. Oggi il veglione non è scomparso del tutto, ancora ci sono gli irriducibili dello zampone e lenticchie tra un “Maracaibo” e una “Brigitte Bardot-Bardot”, ma ormai il Capodanno italiano si fa in piazza. Così va da trent’anni. A dare il la furono il 31 dicembre 1994 tre grandi comuni italiani guidati da tre sindaci progressisti: Roma con Francesco Rutelli, Napoli con Antonio Bassolino e Bologna con Walter Vitali. Nella Capitale si ritrovarono in piazza del Popolo i migliori jazzisti italiani, mentre a Napoli, in piazza del Plebiscito, accolti da Marisa Laurito e Luciano De Crescenzo, si esibirono i grandi della musica partenopea. A Bologna, infine, andò in scena una serata musicale all’insegna della solidarietà con Paolo Bonolis, Lucio Dalla, Gianni Morandi, Ron e Luca Carboni. Quello fu il principio del Capodanno in piazza, che da allora ha preso piede ovunque. Sardegna compresa.

Alghero A dare il via ai Capodanno sardi in piazza è stata Alghero nel 1995, l’anno dopo il boom di Roma, Napoli e Bologna. Sul palco di piazza Sulis fu Piero Marras a tenere a battesimo una tradizione che negli anni ha visto avvicendarsi big della musica italiana e non solo. Quest’anno la star sul palco sarà Ligabue, ma sono davvero tanti gli artisti che hanno salutato l’anno nuovo sulla Riviera del corallo. Nel 1996 Paola Turci, Enzo Avitabile e Toto Alcades. Il 2000 cominciò nel nome degli Almamegretta, mentre nel 2002 fu la volta di Alexia e Umberto Smaila. Dodici mesi dopo toccò a Irene Grandi, Nek e Scialpi. Nel 2005 a Giuliano Palma and the Bluebeaters. Nel 2008 tornò Irene Grandi, nel 2009 Edoardo Bennato e Alex Britti. Nel 2010 fu la voce di Malika Ayane a far emozionare gli algheresi. Negli ultimi 10 anni con l’arrivo della Fondazione è stato un crescendo di qualità: i Negrita nel 2014, Caparezza nel 2015, Elio e le storie tese nel 2016, Ofenbach e Samuel dei Subsonica nel 2018, Emis Killa e Roy Paci nel 2020. Poi due anni di stop per la pandemia e il ritorno ai grandi nomi un anno fa con Max Pezzali.

Olbia Il Capodanno in piazza fece breccia a Olbia a fine 2001. Sul palco di piazza Crispi Elisa, che qualche mese prima aveva trionfato a Sanremo. L’anno dopo fu la volta della Pfm, mentre nel 2004 toccò a Skin, Max Gazzè e Paola Turci. Il 2005 si festeggiò con Francesco Renga, il 2006 con i Negrita. Poi il 2009 il grande show dei Negramaro. Il top nel 2010 con il concerto di Laura Pausini, che richiamò decine di migliaia di persone, mentre nel 2011 si fece festa con Nek e nel 2012 con J-Ax. Nel 2014 nessun concerto per il lutto post alluvione. I riflettori si riaccesero nel 2015 con Giuliano Palma e Club Dogo. A seguire Subsonica e Machete, un nuovo Capodanno low cost con En?gma, nel 2018 il ritorno di J-Ax, nel 2019 lo show dei Måneskin in quella che per ora è l’unica esibizione in Sardegna, nel 2020 il ritorno di Elisa. Due anni di pausa e Olbia è ripartita nel 2023 con Emma. Quest’anno, invece, scommette su Zucchero e Salmo.

Cagliari Il capoluogo aveva scelto il veglione in piazza due anni prima di Olbia, in occasione dell’arrivo del 2000. Sul palco gli 883 e Smaila, l’anno dopo i Lunapop e nel 2002 Zucchero. Nel 2003 il concerto di Giorgia con Luisa Corna padrona di casa ebbe anche un passaggio su Rai 1. Negli anni successivi il Comune fece scelte economicamente più accorte e si optò per concerti diffusi nel centro città. Fino al 2010, quando l’anno nuovo arrivò sulle note di Claudio Baglioni. A seguire J-Ax, mentre dall’anno dopo si preferì il Capodanno diffuso. Poi nel 2018 Malika Ayane, nel 2019 i Subsonica, nel 2020 Vinicio Capossela, nel 2023, dopo due anni di stop forzato, la scelta è caduta su Blanco. Quest’anno il Capodanno sarà in compagnia di Marco Mengoni. Ma non in piazza, bensì alla Fiera.

Castelsardo Un altro classico del Capodanno in piazza è il concerto di Castelsardo. La cittadina dei Doria riesce ogni anno a mettere sul piatto un big della musica: quest’anno ci sarà Mahmood. Ma è così fin dall’inizio. In principio nel 2002 fu la Reynaldo Hernandez Band. Nel 2003 Renga, nel 2004 Britti, nel 2005 Le Vibrazioni, nel 2006 Neffa, nel 2007 Negramaro, nel 2008 il tris d’assi Max Gazzè, Paola Turci e Marina Rei, nel 2009 Pezzali e nel 2010 Raf. E ancora Negrita nel 2011, Dolcenera e Gemelli DiVersi nel 2012, mentre nel 2013 Alessandra Amoroso sostituì all’ultimo i Litifiba. E ancora Irene Grandi (2014), Litfiba (2015), Francesco De Gregori (2016), ancora Gazzè (2017, quando prese il posto di Franco Battiato, costretto a dare forfait per motivi di salute), nel 2018 Elio e le Storie Tese e nel 2019 Gianna Nannini, nel 2020 Boomdabash.

Sassari Schiacciata tra Alghero e Castelsardo, Sassari è arrivata più tardi ai Capodanno in piazza. Il primo fu nel 2008 e fu subito successo: oltre 20mila persone per l’Orchestra di piazza Vittorio in piazza d’Italia. I due anni successivi lo spettacolo di Dance imagination, mentre nel 2010 fu il turno degli Almamegretta. Nel 2011 cabaret con Nino Frassica, nel 2012 la Bandabardò. L’anno dopo anche Sassari decide di gettarsi nella mischia dei grandi nomi e schiera Daniele Silvestri. Doppietta di big anche nel 2017 e nel 2018, rispettivamente Raphael Gualazzi e Piero Pelù. Dopo lo stop del Covid e una edizione non proprio esaltante, quest’anno Sassari non punta solo su un nome ma su due: Nek e Francesco Renga.

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