La Nuova Sardegna

La campagna di comunicazione

I Giganti di Mont ’e Prama in trasferta con la Dinamo Sassari a Trento

di Paolo Camedda

	La conferenza a Trento sui Giganti di Mont 'e Prama e sull'archeologia nel Sinis
La conferenza a Trento sui Giganti di Mont 'e Prama e sull'archeologia nel Sinis

Presentato in Trentino il progetto culturale del Sinis grazie alla partnership con la società di basket e i circoli sardi della Fasi

23 marzo 2024
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Cabras In occasione della trasferta della Dinamo Sassari per la sfida del campionato di Serie A di basket contro la Dolomiti Energia, le meraviglie della Sardegna e del Sinis hanno fatto tappa a Trento in un nuovo appuntamento della campagna di comunicazione congiunta che coinvolge la Fondazione Mont ’e Prama, la società cestistica sassarese e la Federazione delle associazioni sarde in Italia, che ha come obiettivo la divulgazione del patrimonio archeologico e culturale dell'isola. A Trento, in particolare, si sono tenute due conferenze a tema e un concerto del coro polifonico di Laconi, che è stato ospitato nel Castello del Buonconsiglio.

La prima conferenza, dal titolo “Spiriti e dei nella Sardegna preistorica”, è stata tenuta dall’archeologo Giorgio Murru, direttore dell’area scientifico-didattica della Fondazione Mont’e Prama, con le immagini del fotografo Nicola Castangia. A seguire l'archeologa Nicoletta Camedda ha illustrato le meraviglie del Parco archeologico naturale del Sinis. Dopo le conferenze il coro polifonico di Laconi si è esibito al Castello del Buonconsiglio, e la sua performance è stata particolarmente apprezzata. La giornata si è aperta con i saluti di Franco Marzatico, Direttore generale dell’Unità di missione strategica della Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali della Provincia Autonoma di Trento, che ha portato anche i saluti di Francesca Gerosa, vice presidente della stessa Provincia autonoma.

Il direttore Marzatico si è soffermato sui legami tra Trento, la Sardegna e Laconi in particolare, ma anche sul binomio sport e cultura: «L’idea che lo sport si accompagni alla cultura rappresenta un fattore importante di coesione sociale e testimonia l’attenzione verso il prodotto culturale e verso il suo più ampio messaggio». Per la Fondazione ha preso la parola il presidente Anthony Muroni: «La campagna di comunicazione congiunta con Dinamo Sassari e Fasi, per il secondo anno consecutivo, ci consente di raggiungere i più importanti luoghi della cultura in Italia, come accade oggi con lo Spazio Archeologico Sotterraneo di Trento, in cui abbiamo l’onore di essere ospitati. Nel cinquantesimo anno dalla scoperta dei Giganti lavoriamo assieme ai nostri partner per fare in modo che sempre più persone possano conoscere e apprezzare la cultura e l’archeologia sarda».

L’amministratore delegato Francesco Sardara è intervenuto in nome della Dinamo Sassari: «Siamo particolarmente orgogliosi quest’oggi di condividere con Trento un pezzo del patrimonio culturale sardo: questa è una terra alla quale siamo legati da una rivalità sportiva che però fuori dal campo ha sempre avuto i connotati di una bella amicizia. Un legame che riassume perfettamente i valori dello sport ai quali siamo legati entrambi. Oggi è un onore per noi portare qui non solo le bellezze archeologiche della Sardegna e del Sinis ma anche le eccellenze culturali della nostra Isola rappresentate dal coro polifonico di Laconi. Siamo fieri di portare un frammento di questa eccellenza a Trento con la speranza che possa incuriosire i tanti tifosi dell’Aquila Basket e non solo a scoprire la Sardegna».

In rappresentanza della Fasi, ha parlato infine il presidente Bastianino Mossa: «A Trento prosegue la preziosa e fattiva collaborazione tra Fasi e Fondazione Mont ’e Prama grazie all'entusiasmo dei circoli Maria Carta di Rovereto, Eleonora d’Arborea di Bolzano, Sebastiano Satta di Verona, con il coordinamento Fasi dei circoli del Nord Est. Attraverso le conferenze della Fondazione potremo promuovere tra i nostri soci la possibilità, per chi farà le vacanze in Sardegna, di visitare e apprezzare l'offerta culturale di quel territorio e il bellissimo nuovo spazio espositivo dei Giganti presso il museo Marongiu di Cabras».

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