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Aria di mari, la bolla d’eccellenza nasce dal Vermentino di Badesi

Aria di mari, la bolla d’eccellenza nasce dal Vermentino di Badesi

L’azienda Li Seddi di Franco Stangoni fa strike con l’extra brut

16 aprile 2024
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La “bolla delle bolle”: l’esplosione della produzione di spumanti in quasi in ogni zona e quasi con ogni varietà allevata in Italia. Un fenomeno nato sulla scia del boom mondiale (con effetto traino su tutto il comparto) dei due Prosecco, quello della zona collinare e originaria, il Docg, e quello d’area più larga, il Doc. E che, come logico, non ha dato sempre e ovunque risultati eccelsi. Ma che ha avuto il merito di svelare ed esaltare vocazioni di uve fin lì non esattamente primattrici. E dove si è scelto di rischiare la produzione in proprio – non semplice per necessità di dotazione e di spazi adeguati per far “lavorare” sui lieviti i vini per il tempo giusto - c’è stata anche una palese crescita del livello tecnico delle cantine. In Sardegna la strada della spumantistica era stata aperta da animosi (e dotati) precursori ben prima che fosse tendenza. Ma è rimasta limitata a lungo a pochi produttori. Cui, con ambizione confortata dalla palese crescita globale di reputazione dei vini sardi, si sono aggiunti ora nuovi protagonisti, e alcuni con esiti strafelici.

È il caso di Li Seddi, l’azienda varata da Franco Stangoni, le dune sabbiose di Badesi (golfo dell’Asinara) come vocato teatro d’azione e il privilegio ulteriore di viti a piede franco (originarie e non reinnestate su piede americano dopo la strage da fillossera). Qui si allevano con successo Cannonau (prodotto anche nella meno usuale versione passita), Vermentino (con risultati super) e Moscato. Proprio da quest’ultima uva è partita la… via alla bolla di Li Seddi. Argutamente virata poi sul Vermentino con la scelta del metodo classico e del basso dosaggio. Il risultato? Un Extra Brut millesimato (da uve di una singola vendemmia) che ha subito fatto strike. L’Aria di Mari – nome tributo al suo terroir -, da un anno a due sui lieviti, trama finissima, fresco, sapido e ricco di profumi (erbe mediterranee, agrumi, frutti bianchi) ha finale lungo e gustoso, e si esalta con crudi e cotti di mare. Costa poco più di 20 euro, e li stravale: come ha ribadito il primo posto assoluto tra gli spumanti di Sardegna centrato nell’annuale Guida on line ai vini della regione firmata da Vinodabere.it. (a.p.)

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