La Nuova Sardegna

La presentazione

In un libro la storia del campione algherese Tore Burruni

di Nicola Nieddu
In un libro la storia del campione algherese Tore Burruni

Il pugile raccontato da Antonio Budruni: un lavoro di dieci anni tra ricerche, interviste e aneddoti

21 aprile 2024
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Alghero  Uno spaccato di vita e di storia algherese. Questo è “Tore Burruni, Campiò Mundial”, il libro scritto da Antonio Budruni che racconta la vita del grande campione del mondo di pugilato. Una storia che potrebbe essere la sceneggiatura di un film ambientato nell’immediato dopoguerra in una cittadina come Alghero ancora ferita dai bombardamenti aerei che cerca di rialzarsi come tutta la sua popolazione.

Salvatore, per tutti Tore, è un bambino come tanti, sino a quando perde il padre Giuseppe, che faceva l’ortolano. Un duro colpo per la moglie Maria Antonietta e per i nove figli. Tore è il penultimo. A 12 anni, non potendo più frequentare la scuola per motivi economici, va a lavorare nella fabbrica del crine nell’attuale piazzale della pace. Una vita difficile che Tore affronta con coraggio e carattere. Tutto questo è raccontato nel libro di Antonio Budruni, da quando si avvicina al mondo della boxe grazie al fratello più grande Pietrino che già frequenta la scuola pugilato del maestro Franco Mulas.

Tra le curiosità raccontate quella di quando Burruni bambino, per essere accettato nella scuola di pugilato, si mette pietre e piombi in tasca e nelle scarpe per pesare di più. O quella legata al grande giornalista Gianni Minà che iniziò in Rai seguendo proprio le gesta di Burruni. E poi i tanti ricordi di Rosetta Paulesu, moglie di Tore scomparsa pochi anni fa. «Mio padre Umberto aveva per lui un affetto particolare che andava oltre il rapporto tra procuratore e pugile», queste sono le parole di Giovanni Branchini che aprono la prefazione del libro che sarà presentato martedì 23 aprile alle 18.30 nella Torre di Sulis, dove nel dopoguerra, Burruni iniziò a tirare i primi pugni in una improvvisata palestra di pugilato. Oltre all'autore, parteciperanno uno dei due figli, Gianfranco, il giornalista sportivo Carlo Branca e la conduttrice Pinuccia Sechi. Un lungo lavoro, durato dieci anni tra ricerche, interviste e racconti, che lo storico e scrittore algherese è riuscito ad armonizzare con gli articoli d'epoca dei quotidiani. E il 23 aprile coincide proprio con quella fantastica notte del 23 aprile 1965 quando Burruni conquistò il titolo di campione mondiale dei pesi mosca.

La data coincide anche con la giornata internazionale del libro e con la ricorrenza di Sant Jordi santo patrono della Catalogna. Il libro è stato pubblicato grazie alla collaborazione tra autore, famiglia Burruni e Aps Tore Burruni, associazione presieduta da Carlo Branca.

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