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P3 Brewing Company si conferma al top della qualità per le birre artigianali

di Andrea Sini
P3 Brewing Company si conferma al top della qualità per le birre artigianali

Il paradiso della Ipa e delle birre dai sapori decisi si trova nell’immediata periferia di Sassari, lungo la strada che porta alla borgata satellite di Caniga

18 maggio 2024
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Amara per scelta, artigianale per definizione, sassarese per vocazione. E soprattutto riconoscibile, dal primo sorso in poi. Il birrificio P3 Brewing Company, pluripremiato a livello internazionale, rappresenta ormai una delle colonne portanti della birra artigianale made in Sardinia, un filone in continuo sviluppo in tutta l’isola, che conta un numero di cultori e appassionati in costante crescita. Il paradiso della Ipa e delle birre dai sapori decisi si trova nell’immediata periferia di Sassari, lungo la strada che porta alla borgata satellite di Caniga. Qui Giacomo Petretto, mastro birraio, e Pierpaolo Peigottu, responsabile commerciale, da oltre 11 anni portano avanti un progetto partito con idee chiarissime in un piccolo capannone di Predda Niedda e sviluppatosi lungo il binario di scelte ponderate, crescita graduale e pochi fronzoli. Qualità e riconoscibilità del prodotto erano e restano le parole d’ordine, anche oggi che l’impianto di produzione è ospitato in una struttura più ampia e la birra viene somministrata anche in loco, in una tap room dal fascino post industriale dotata di un beer garden esterno da un centinaio di posti. Protagonista assoluta, alla P3, la buona birra artigianale. Possibilmente luppolata e amara, ma senza esasperarne il gusto.

«Qualità è la parola d’ordine sin dall’inizio della nostra avventura – spiega Giacomo Petretto –. Le birre in produzione sono nove e a queste vanno aggiunte le linee speciali prodotte appositamente per alcuni pub con i quali collaboriamo: ad esempio il Tical e il Turondola di Sassari e l’Old Squadre di Cagliari. Le linee classiche, molte delle quali portano un nome che ha forti richiami al territorio, sono Riff (Session White Ipa), SS131 (session lager), Speed (golden ale), Iarda (extra special bitter), 50 Nodi (Ipa), Jordi (saison), West coast Sardinia (west coast Ipa), Turkunara (imperial stout) e 100 Nodi (double Ipa).

«Il covid ci ha letteralmente tagliato le gambe – sottolinea Pierpaolo Peigottu – ma siamo riusciti a risollevarci in tempo per festeggiare in grande stile il decennale del nostro birrificio. Da allora ogni anno celebriamo il nostro compleanno con una grande festa alla quale partecipano musicisti, appassionati di buona birra e tanti degli amici e colleghi che producono birra artigianale in Sardegna. Sarà così anche per il dodicesimo compleanno, il 6 e 7 settembre. Mentre per dicembre è in rampa di lancio una birra speciale natalizia, che celebrerà il patrono della nostra città, San Nicola».

Cinque persone al lavoro a tempo pieno tra tap produzione e tap room, 60 mila litri di birra prodotti ogni anno, con l’obiettivo di tornare presto alla quota pre-covid, 80mila litri. Sperimentando, facendo scelte coraggiose ma senza mai mutare pelle.

«Cerchiamo di restare noi stessi e la strada è quella giusta – spiegano Pierpaolo Peigottu e Giacomo Petretto –: lo dice chi ci beve, a Sassari come in tutta la Sardegna e in tanti pub della Penisola. Lo confermano i premi che abbiamo raccolto a livello internazionale in questi anni. Da lle medaglie d’oro conquistate a Rimini con la 50 Nodi, eletta birra dell’anno per tre anni di fila tra le Ipa, ai riconoscimenti che la Speed ha meritato a Barcellona, Bruxelles e all’European Beer Star» .

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