La Nuova Sardegna

Arte contemporanea

Al Foro Boario di Oristano arrivano i Kolossòi di Pastorello

Al Foro Boario di Oristano arrivano i Kolossòi di Pastorello

Dal 19 ottobre al 19 gennaio la mostra con le opere del sassarese Giovanni Manunta

14 ottobre 2024
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Oristano Non è solo un nuovo prolungamento del Festival Dromos, ma è anche l’inaugurazione di un'importante collaborazione tra il Comune di Oristano, la Fondazione Oristano e la Fondazione Mont’e Prama. È “Kolossòi. Pastorello nell’Isola dei Giganti”, la mostra curata da Ivo Serafino Fenu che, da sabato fino al 19 gennaio, sarà ospitata al Foro Boario. «Se da un lato è inevitabile la suggestione dell’accostamento dei temi proposti dalla mostra di Pastorello alle immagini evocate dai Giganti di Mont’e Prama, dall’altro si potrà usufruire di una promozione per poter visitare l’esposizione del Foro Boario e quella nel museo di Cabras con un biglietto abbinato a prezzo scontato. È una forma di promozione culturale territoriale frutto di una collaborazione che intendiamo ripetere in futuro. Le occasioni per sviluppare sinergie non mancano a cominciare dalla prossima Sartiglia», sottolineano infatti l’assessore Luca Faedda e i presidenti della Fondazione Mont ’e Prama Anthony Muroni e della Fondazione Oristano, Carlo Cuccu.

Per una mostra che ha chiuso i battenti due weekend fa, l’esposizione collettiva “Fu**king change, così giusto, così sbagliato”, un’altra si inaugura infatti questo sabato (19 ottobre) alle 18.30, sempre nei ritrovati spazi del Foro Boario. Non è un caso che la nuova mostra sia stata voluta dall’assessore alla Cultura del Comune di Oristano, Luca Faedda, per riaffermare il Foro Boario come punto di riferimento per l’arte contemporanea non solo per la città ma per tutta la Sardegna. “Kolossòi. Pastorello nell'Isola dei Giganti”, è un titolo volutamente ambiguo e depistante, come già nel caso della precedente mostra “Fu**king change, così giusto, così sbagliato”, «perché ambigua e depistante è la dimensione poetica e la narrazione proposta dal sassarese Giovanni Manunta, in arte Pastorello, uno tra gli artisti più capaci e determinanti del panorama artistico contemporaneo che la Sardegna sia riuscita a proporre negli ultimi decenni – spiega il curatore Ivo Serafino Fenu –. I colossi, viceversa, non possono non far pensare alla felice e insuperata definizione con la quale l'archeologo Giovanni Lilliu definì le statue monumentali ritrovate nel sito di Mont ’e Prama e oggi, più banalmente, definite Giganti».

La mostra, che sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, con biglietto di ingresso al costo di 5 euro, è la più ampia dedicata a Pastorello, con oltre sessanta lavori dell’artista sassarese, molti dei quali inediti, alcuni provenienti dalla Collezione Giuseppe Demara, dalla Collezione Nicola Cocco e dalla Collezione Roberto Pisano. Tra le opere esposte, c’è una monumentale installazione, realizzata in collaborazione con il ceramista Salvatore Farci e lo Studio K&P di Giovanni Manunta, Gabriele Moretti, Salvatore Piroddi e Giuseppe Tavera, che svela il significato nascosto del titolo Kolossòi.

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