Lucio Corsi arriva nell’isola: «Questa Sardegna affascinante potrebbe ispirarmi»
Il cantautore in concerto il 18 luglio a Sassari e il 19 luglio a Lanusei
Dalla sua amata Toscana alla Sardegna. Passando per il teatro Ariston di Sanremo che a febbraio lo ha consacrato come la rivelazione musicale dell’ultimo anno, e lì dove andrà a ritirare le targhe Tenco come miglior album e miglior canzone. Lucio Corsi è la star del momento e all’interno del lungo tour che questa estate lo vede tra i palchi d’Italia, nei prossimi giorni farà tappa nell’isola. Il 18 luglio per il cartellone del festival Abbabula a Sassari e il giorno dopo al Rocce Rosse Blues festival a Lanusei.
«Sono molto felice, erano anni che volevo passare a suonare in Sardegna, finalmente – dice il cantautore del brano “Volevo essere un duro”, arrivato secondo a Sanremo ma che ha conquistato tutti –. È una terra che assomiglia anche un po’ alla Maremma, da dove vengo: ha la macchia mediterranea, incontaminata, è affascinante. Questa Sardegna potrebbe ispirarmi, infatti vorrei passarci più tempo».
Oltre venti date tra festival, arene e palchi a cielo aperto: è l’estate di Lucio Corsi, l’artista musicale che più incuriosisce, con il suo immaginario favolistico e la vena cantautoriale. «Inseguire le canzoni di città in città è senza dubbio la cosa che amo di più, è la cosa che sogno da quando ero bambino – la riflessione di Corsi a riguardo –. Salire sul palcoscenico vuol dire incontrare la musica, come dice Paolo Conte in “Alle prese con una verde milonga”. Inoltre ogni palco è un trampolino verso un’altra realtà, lassù riesco davvero ad immaginare di essere qualcos’altro. Sarò in tour per tutta l’estate, con anche due tappe negli Ippodromi di Roma e Milano e non vedo l’ora». Grandi schitarrate, band al seguito, tutto suonato dal vivo. Già dalla faccia bianca e dalle spalline colorate, ormai tratti estetici diventati iconici, si era capito l’approccio di Lucio Corsi alla musica. E infatti, spiega: «Sarà molto rock’n’roll». Dopo le canzoni incise in studio, l’ultimo album, che prende il nome dal brano sanremese, vivrà una nuova vita: «Tutto riarrangiato e sul palco con me ci sarà la mia solita formazione, la mia banda con cui suono dal liceo. Saremo in 7, con tante chitarre ma ci sarà anche l’organo, la batteria e i cori. Io mi alternerò fra chitarra elettrica, acustica, pianoforte e armonica. Questa è la linea da seguire: avere un sacco di strumenti e stare in giro a suonare il più possibile, e spero di continuare così anche dopo settembre».
Nei prossimi giorni, inoltre, Lucio Corsi sarà impegnato in un concerto tra le colonne del XIII secolo dell’Abbazia di San Galgano, in provincia di Siena, il 30 luglio. Lo spettacolo verrà registrato dai microfoni e filmato dalle cineprese dirette da Tommaso Ottomano, ormai compagno di avventure del cantautore. Ma prima gli appuntamenti sardi. Il 18 luglio riempirà piazza Università a Sassari, nel cuore della città. Il 19 luglio lo spazio don Bosco, a Lanusei, sarà tutto suo.
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