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Dinamo, vincere è l’unica opzione

di Antonello Palmas
Dinamo, vincere è l’unica opzione

Al PalaSerradimigni arriva Cremona (16.30), vietato sbagliare. Per il nuovo coach Markovic prima panchina in casa contro gli ex Cavina e Lacey

04 febbraio 2024
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Sassari Occasione di fare punti da non perdere, quella di oggi (domenica 4) al PalaSerradimigni (16.30): il terribile calendario di questo mese offre alla Dinamo ben poche altre chance serie, vista la situazione di grande incertezza che ancora vive la squadra, e superare la Vanoli Cremona diventa per questo ancora più vitale. Prima di tutto perché le penultima posizione è troppo vicina (2 punti) per rimanere tranquilli e con ogni probabilità un successo consentirebbe di allungare il gap su almeno una rivale. Poi perché battere la squadra dell’ex Cavina significherebbe aggancio in classifica (ancora meglio se si ribaltasse il -12 dell’andata, sarebbe una... bisvalida). Nenad Markovic esordisce in casa sulla panchina della Dinamo dopo la prima volta sul quasi impossibile parquet di Milano, dove i biancoblù hanno fatto vedere 23 minuti iniziali di buon livello, ma non appena (com’era prevedibile) l’Olimpia ha alzato il livello di aggressività e ha migliorato il tiro, si sono dissolti nelle nebbie padane confermando una preoccupante incapacità nell’adeguarsi diventando a loro volta più cattivi e concentrati. Il nuovo tecnico bosniaco fa leva proprio su questo, affermando che «a Milano nel momento in cui abbiamo perso il filo della partita, abbiamo preso punti in maniera facile, abbiamo smesso di ragionare: partiamo da quello per migliorare».

Al Forum ha sostanzialmente confermato l’impostazione del suo predecessore Piero Bucchi in attesa di capire meglio il “materiale” a disposizione e le dinamiche del gruppo, anche se si sono notate scelte come un maggiore impiego di Diop rispetto a Gombauld, così come uno inferiore di McKinnie (11’) in confronto ad altre volte. Tutti intorno alla mezzora di utilizzo Tyree, Kruslin, Charalampopoulos e Jefferson, mentre oltre a Gandini sono stati ancora dimenticati in panca Raspino e Treier, proprio come con Bucchi.

Già oggi si potrebbe vedere maggiormente la mano del nuovo coach (anche se l’organico attuale non gli consente di scialare), contro una matricola annoverata tra le sorprese del torneo e che sta sfruttando alla grande l’entusiasmo e l’amalgama acquisiti nella scorsa trionfale stagione in A2. «È stata per noi una settimana particolare – spiega il coach Demis Cavina – perché per la prima volta dall'inizio della stagione abbiamo affrontato 2 sconfitte dal punto di vista anche emotivo, arrivate entrambe sul filo di lana in cui, davanti comunque a una buona prestazione di squadra in entrambe le partite, non siamo riusciti a portare a casa una vittoria».

Oltre al ritorno di Cavina da annoverare anche quello di un giocatore indimenticato come Trevor Lacey (a Sassari nel 2016-17), grande leadership e talento. Occorrerà fare attenzione al play Zegarowski e alla sorprendente guardia italiana Denegri, al pari ruolo tuttofare McCullough, al “risorto” swingman Pecchia, al pivot Golden ( in stile Bilan), al suo cambio Eboua e all’ala polivalente Zanotti. Molte delle fortune di Cremona sono legate alla giornata di Adrian, ala capace di spaccare i match così come fece all’andata con i Giganti. Per i quali questa gara sarà una prova inappellabile da cui dipenderanno le prossime mosse di mercato.

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