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«Dedicatevi allo studio, fate musica e rispettate gli altri» in un bar la bella lezione di un gentiluomo sconosciuto

di Federico Aresu*
«Dedicatevi allo studio, fate musica e rispettate gli altri» in un bar la bella lezione di un gentiluomo sconosciuto

Un incontro casuale che ha avuto un profondo impatto su un gruppo di amici

14 dicembre 2023
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A volte ci imbattiamo in persone sconosciute, che però lasciano il segno nel nostro animo. Vi racconterò di un incontro avvenuto martedì 5 dicembre 2023, in pieno Avvento. Un incontro casuale, che ha avuto un impatto profondo in me, con un anziano signore, un certo signor Giovanni, in un bar a Cagliari. Non avremmo neanche dovuto essere lì: teoricamente avremmo dovuto avere un PCTO, ma colei che gestisce il progetto ha annunciato all’ultimo momento di essere influenzata. Non volendo tornare a casa immediatamente, io, due amiche e un amico abbiamo deciso di recarci in un bar per passare qualche ora in compagnia, e lì ci siamo imbattuti nel signor Giovanni. Ho capito subito che era una persona molto distinta: era estremamente elegante, una persona di classe, nel modo di vestire, di fare e di parlare. Una cosa che mi ha colpito particolarmente del suo aspetto era il sigaro che stava fumando: un sigaro molto costoso, che lui trattava quasi come se fosse una persona, con delicatezza e gentilezza.

Abbiamo iniziato a parlarci, e devo dire che di persone così ne avevo solamente sentito parlare: un garbo e una proprietà di linguaggio disarmanti, quasi surreali. Ci abbiamo chiacchierato per due orette comode, nelle quali devo dire che la sua capacità di capire le persone mi ha quasi spaventato, sembrava che potesse leggere le menti: unicamente dagli occhi estrapolava da noi le nostre emozioni ed esperienze più profonde per poi discuterne con noi. Ha detto che siamo ragazzi molto rari, intelligenti ed interessanti, e a me personalmente ha fatto complimenti che non scorderò mai e dei quali farò tesoro, e ho giurato a me stesso che farò di tutto per essere davvero la persona che lui ha visto in me. Ci ha dato molti consigli: ci ha detto di dedicarci allo studio e alla musica, ci ha trasmesso la sua visione sul rispetto, non dato semplicemente dall’uso del ‘lei’, ma da un profondo rispetto per la vita umana. Ci ha dedicato poesie, rivolto osservazioni, incoraggiato, ispirato soprattutto. Abbiamo unanimemente espresso il desiderio di non interagire nuovamente, perché certe relazioni vanno terminate nel momento corretto, e nulla potrà essere fatto per migliorarle, dato che da una vetta si può solo scendere.

In sostanza abbiamo incontrato una persona squisita, surreale nella sua cortesia ed eleganza, della quale non ci scorderemo mai. E pensare che in quel momento avremmo dovuto essere barricati in uno stanzino a fare imitazioni…


*Federico è uno studente dell’IIS Michele Giua a Pirri


 

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