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Vivere senza ansia: come uscire dal malessere che fa star male tanti giovani 

di Sara Nanu*
Vivere senza ansia: come uscire dal malessere che fa star male tanti giovani 

Occorre uno sforzo coordinato per risolvere il problema. Le famiglie non devono essere lasciate sole: è importante coinvolgerle in programmi di supporto e promuovere la creazione di ambienti positivi

26 gennaio 2024
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Negli ultimi anni, l’ansia tra i giovani è diventata una realtà sempre più diffusa.

Molti ragazzi tutti i giorni convivono con la sensazione di angoscia continua, di fitte nel petto, del respiro corto e della testa piena di pensieri che non danno tregua. Tutto ciò richiede una profonda ricerca delle ragioni che stanno dietro questo fenomeno. Molti fattori contribuiscono a creare un ottimo terreno per l’ansia, rendendo essenziale comprendere appieno questa problematica per sviluppare soluzioni adeguate.

Una delle cause principali è la pressione scolastica. Gli studenti affrontano un crescente carico di studio, spesso accompagnato da aspettative irraggiungibili. L’analisi del sistema educativo è di grande importanza per valutare se le attuali metodologie promuovano o ostacolino la salute mentale dei giovani. Secondo me è più probabile la seconda opzione.

L’impatto dei social media è un altro aspetto significativo. La costante esposizione a standard irrealistici e la dipendenza dalla validazione online possono alimentare l’autocritica e l’ansia sociale. Esplorare nuove modalità di educazione digitale e incoraggiare l’autenticità online sono passi essenziali per mitigare questo problema.

La famiglia gioca un ruolo fondamentale. Dinamiche familiari disfunzionali o aspettative eccessive possono contribuire all’ansia. Il coinvolgimento delle famiglie in programmi di supporto e la promozione di ambienti domestici positivi sono strategie cruciali.

La pressione economica e l’incertezza sul futuro professionale sono ulteriori fonti di stress per i giovani. Creare programmi di orientamento professionale più efficaci e ridurre la stigma associata a percorsi non convenzionali possono aiutare a mitigare queste preoccupazioni.

Anche le condizioni sociali in cui si trova il ragazzo possono contribuire all’ansia, poiché in alcuni casi i giovani si sentono soli o abbandonati dagli amici o da altre figure per loro importati, il che porta a costanti situazioni di ansia e infelicità.

Affrontare l’ansia giovanile richiede un approccio completo. Educatori, famiglie, professionisti della salute mentale e la società nel suo complesso devono collaborare per creare un ambiente di sostegno che promuova la consapevolezza e fornire risorse adeguate. Solo attraverso uno sforzo coordinato possiamo sperare di mitigare l’ansia nei giovani, permettendo loro di affrontare le sfide con resilienza e benessere mentale.

*Sara frequenta il liceo Pira di Siniscola


 

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