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Caregiver, una categoria non riconosciuta che garantisce la dignità dei più deboli

di Elena Meloni*
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Du libri di Glauco Di Martino “Il miracolo di Mary” e “Utopia” presentati a Ploaghe raccontano toccanti storie di amore e resilienza attraverso la testimonianza di chi si prende cura di anziani e malati

29 marzo 2024
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Mi ha colpito la presentazione dei libri di Glauco Di Martino “Il miracolo di Mary” e “Utopia”, uscito tre anni dopo il primo, in una serata a Ploaghe accompagnata dalla musica di Mauro Manca che ha creato un’atmosfera magica ed emozionante. Erano presenti il rappresentante dell’associazione Oranoi, il relatore Mario Assanti e Luisa Pani che ha letto alcuni passaggi dei libri. Questi due libri dal titolo e dalla copertina differenti trattano il tema dei caregiver da due punti di vista differenti. “Il miracolo di Mary” racconta una storia fatta di amore e dedizione da parte di un figlio e di sua moglie che accudiscono Mary, affetta da una rarissima malattia, e poi del padre malato di Alzheimer. Il protagonista affronta tutto con coraggio e inizia a vedere il mondo con occhi diversi, ovvero quelli dei suoi genitori che accompagna verso la fine del viaggio terreno. A distanza di tre anni, l’autore riflette su ciò che i suoi genitori gli hanno lasciato in eredità, ovvero la forza e la volontà di migliorare se stesso, ma anche la vita degli altri con l’aiuto della compagna Veronica. In quest’ultimo libro, è la voglia di un riscatto un vero e proprio cambiamento sia personale che collettivo a livello nazionale.

I caregiver devono essere riconosciuti, perché senza di loro il sistema sanitario crollerebbe. È quindi fondamentale il sostegno di questa categoria che sembra inesistente, ma in realtà ci riguarda tutti. “Utopia” tratta di un vero e proprio sogno che deve trovare la forza di concretizzarsi nella realtà, ma questo è possibile solo se ci uniamo e collaboriamo tra noi inteso come popolo e istituzioni. È importante quindi la “voce”, intesa come un urlo resilienza contro l’indifferenza generale. Un vero e proprio viaggio all’interno di se stesso. Il libro mette in luce altri temi sociali e disagi e racconti di vite provenienti da tutto il mondo. Glauco Di Martino non si identifica come scrittore perché il suo lavoro è quello di guidare bus turistici. Ma è proprio grazie a questo lavoro che l’autore ha capito quanto sia importante ascoltare con attenzione tutte le storie rimboccandosi le maniche per poter cambiare qualcosa. Il rappresentante di “Oranoi” guida un’associazione che da anni tratta temi sociali come la disabilità, i disturbi specifici dell’apprendimento e il supporto e assistenza ai caregiver familiari. L’associazione si sta inoltre occupando di riqualificare il quartiere del Monte Rosello. Gli incontri si svolgono nella chiesa del Cuore immacolato in via Grazia Deledda 104 a Sassari. *Elena studia all’istituto Kennedy di Sassari
 

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