La Nuova Sardegna

Dipendenze

Fomo ovvero l’ansia di non partecipare

di Chiara Corona e Ilaria Fodde*
Fomo ovvero l’ansia di non partecipare

Un disturbo che si sta diffondendo tra i giovani: vivono i social con il timore di restare esclusi

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Viviamo in un mondo sempre connesso, dove ogni momento può essere condiviso in tempo reale. Oggi, smartphone e social media sono parte integrante della nostra quotidianità. Per alcuni rappresentano un passatempo, per altri una fonte di informazione o un mezzo per mantenere i legami con amici e familiari. Se usati con consapevolezza, possono essere strumenti preziosi: aiutano a restare in contatto con persone lontane e offrono spunti di ispirazione. Tuttavia, un uso eccessivo e incontrollato dei social network può causare effetti negativi, tra cui la dipendenza.

La costante connessione, infatti, non è sempre un beneficio e può portare a fenomeni come la FOMO, acronimo di “Fear of Missing Out”, cioè la paura di essere esclusi. Questo disagio è strettamente legato ai meccanismi alimentati dal confronto sociale, che si attivano ogni volta che osserviamo la vita degli altri attraverso i social media.

Dunque, come ci condiziona nella vita quotidiana questa paura di essere tagliati fuori?

Il timore di rimanere esclusi si manifesta attraverso la sensazione di non far parte di eventi significativi, generando il timore di essere lasciati da parte. Un pensiero ricorrente potrebbe essere: «Mi chiedo cosa stiano facendo i miei amici… forse si stanno divertendo senza di me». Questo comportamento compulsivo porta a un controllo continuo dei social media, interrompendo frequentemente le attività quotidiane, per cogliere ogni momento senza perdere nulla.

Alimentata dal confronto sociale, la FOMO ci spinge a credere che la vita degli altri sia sempre più interessante della nostra. Ma quali sono le conseguenze di questa incessante pressione emotiva?

Ansia, stress e insoddisfazione sono tra gli effetti più evidenti. Il bisogno di essere sempre connessi compromette la concentrazione e ci impedisce di vivere appieno il presente. Più controlliamo, più ci sentiamo esclusi, e questo alimenta ulteriormente la FOMO.

Un aspetto spesso trascurato di questo fenomeno è il suo impatto sulla nostra autostima.

Guardando costantemente le vite altrui apparentemente perfette, rischiamo di sentirci inferiori. Dobbiamo ricordare che i social media mostrano solo una versione idealizzata della realtà: momenti selezionati, filtrati e curati per sembrare perfetti. Essere consapevoli di questo è fondamentale per non cadere nella trappola del confronto continuo. In effetti, il confronto incessante non fa che accentuare il senso di inadeguatezza, spingendoci a vivere con un occhio sempre rivolto verso gli altri, piuttosto che concentrarci sul nostro percorso.

Viviamo in un mondo sempre più connesso, dove la costante interazione sui social può influenzare profondamente il nostro benessere. Per affrontare la FOMO, è fondamentale essere consapevoli dei suoi effetti e adottare misure come limitare l’uso dei social, fare pause digitali e concentrarsi su ciò che ci arricchisce davvero.

Praticare la consapevolezza del momento presente, disattivare le notifiche e coltivare relazioni autentiche ci aiuta a ritrovare un equilibrio emotivo e vivere con serenità.

*Chiara e Ilaria sono studentesse del liceo Margherita di Castelvì di Sassari
 

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