La Nuova Sardegna

Sport e inclusione

Il tennista Luca Arca racconta il sogno diventato realtà

di Giulia Bignetti*
Il tennista Luca Arca racconta il sogno diventato realtà

Incontro al liceo Pira di Siniscola

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Dal sogno alla realtà, il giovane tennista Luca Arca ha fatto di questa frase il suo motto di vita, incarnando la forza di chi trasforma ambizioni in risultati concreti e dimostrando che con passione, impegno edeterminazione nulla è impossibile. Nato il 24 Novembre del 1992, sin da piccolo appassionato allo sport è saltato dai campi da tennis di Bono ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024. Il 15 Gennaio 2025 è venuto al Liceo Scientifico Michelangelo Pira di Siniscola per condividere la sua storia e rispondere alle domande degli studenti.

Dai temi più complessi alle note più leggere, Arca ha spiegato come la resilienza risieda anche nella costanza dell’allenamento. Il suo progresso, avvenuto con tanto lavoro e fatica, si è concretizzato anche grazie alla famiglia e tutte le persone che lo hanno supportato: in particolare modo la fidanzata Daniela che lo sostiene nel suo percorso agonistico. Lo sport per Luca Arca è stato come un iter salvifico che lo ha portato al successo mondiale, ha raccontato in maniera diretta le sue emozioni di gioia e soddisfazione durante le Paraolimpiadi. Infatti con onore e fierezza porta il titolo di numero uno in Italia tra i giocatori di tennis in carrozzina. Parigi è stata una conquista straordinaria che gli ha permesso di confrontarsi con tanti altri atleti e comprendere meglio le sue qualità. Se i tennisti si potessero classificare in scaramantici e non, Luca Arca rientrerebbe nella prima; come racconta simpaticamente ai curiosi studenti del Pira, ma più che di superstizione si tratta di una forma di concentrazione e mantenimento del controllo dei momenti di maggiore pressione. «L’alimentazione - spiega -, è parte integrante della mia preparazione fisica, che insieme al lavoro svolto con la

preparazione atletica, va a migliorare la performance sul campo», rendendolo sempre più preciso e veloce nel complesso lavoro di coordinazione tra polso e racchetta. Senza ombra di dubbio ci troviamo davanti ad una promessa della Sardegna, con ancora tanta fame di conquista e voglia di vittoria.

*Giulia studia al liceo Pira di Siniscola
 

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