La Nuova Sardegna

Alghero

interpellanza

Bruno: «La Regione sblocchi subito i fondi per il porto»

ALGHERO. «La Regione sblocchi quanto prima l’iter e i finanziamenti per gli interventi di completamento e razionalizzazione del porto di Alghero, per il suo piano regolatore e per la gestione». Lo...

05 settembre 2013
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. «La Regione sblocchi quanto prima l’iter e i finanziamenti per gli interventi di completamento e razionalizzazione del porto di Alghero, per il suo piano regolatore e per la gestione». Lo chiede il consigliere regionale del Partito democratico Mario Bruno con una interrogazione indirizzata al presidente della Regione Ugo Cappellacci, all’assessore ai Lavori pubblici Angela Nonnis e all’assessore agli Enti locali, Finanze e Urbanistica Nicolò Rassu.

«Il porto della città catalana - scrive Mario Bruno - è infatti una risorsa fondamentale per l’economia, l'identità e le tradizioni del territorio della Riviera del Corallo, ma le sue potenzialità quale importante strumento di sviluppo sono attualmente azzerate dai pesanti ritardi che si sono accumulati negli anni«.

Infatti, continua l’esponente del Pd, che - salvo colpi di scena - presto entrerà a far parte dell’esecutivo comunale, «la precedente giunta regionale, su proposta dell'assessore Mannoni, aveva finanziato la realizzazione dell’intervento di completamento e razionalizzazione del porto con uno stanziamento complessivo di tre milioni di fondi Cipe». Tuttavia, a causa dei ritardi nella progettazione, secondo Bruno, «l'attuale giunta guidata da Cappellacci ha dovuto successivamente imputare il finanziamento nell'ambito del Por-Fers 2007-2013 , ma non ha poi provveduto a inserirlo nell'elenco ufficiale dei beneficiari della Regione Por-Fesr 2007-2013, inviato all'Unione europea entro il 31 dicembre 2011, con conseguente perdita del finanziamento stesso». Così ora, si chiede che la Regione ripristini la somma prevista inizialmente per questi interventi «che non sono più procrastinabili». Inoltre, nel 2004, «dopo aver ottenuto dalla Regione l'apposita delega, il Comune di Alghero aveva provveduto a elaborare il nuovo Piano regolatore del Porto (quello in vigore risale al 1955) per poi sottoporlo all'esame dell'Assessorato regionale ai Lavori Pubblici sperando nella successiva approvazione: «nove anni dopo - si chiede Bruno - l'iter non è ancora concluso, come è possibile?».

Infine, «la gestione degli spazi a terra e a mare è in mano alla Regione Sardegna: bisognerebbe coinvolgere tutti gli operatori interessati in sinergia con l'amministrazione comunale, soggetto che indubbiamente meglio potrebbe, anche nel rispetto del principio di sussidiarietà, provvedere a programmare obiettivi e progetti atti a garantire servizi efficienti e produttività per lo scalo algherese, nonché nuove opportunità di occupazione per l'intero territorio».

In quest'ottica, Bruno chiede a Cappellacci, Nonnis e Rassu, «quali passi stia compiendo la Regione nella definizione della gestione».

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative