La Nuova Sardegna

ALGHERO. Posizioni distanti, per il momento, nel confronto tra Mario Bruno, vincitore del primo turno delle amministrative, e il fronte del Partito Democratico locale. O meglio, l’ipotesi di apparentamento per il prossimo ballottaggio dell’8 giugno tra la civica e le liste dell’ex consigliere regionale e il Pd non sembra trovare tra i primi favorevole accoglienza per via del mini sconvolgimento che si determinerebbe nella coalizione di Bruno, che perderebbe qualche consigliere in una lista alleata.

Questa ipotesi è perseguita dal segretario regionale Silvio Lai che sta lavorando, insieme ad altri parlamentari e consiglieri regionali del Pd per raggiunge lo scopo di “unificare”, in questa tormentata fase delle amministrative algheresi, il Partito Democratico.

La condizione sarebbe quella del rientro nel partito, dopo l’espulsione, di Bruno e degli iscritti Pd che si sono candidati in una civica avversaria del Pd, come prevede il regolamento interno. Si tratta di una partita complicata che dovrebbe comunque trovare una via di uscita nei prossimi giorni. Incontri e abboccamenti sono previsti anche nel fine settimana.

Sul fronte politico si è intanto registrata una schermaglia a colpi di comunicati stampa tra il consigliere regionale di Forza Italia, Marco Tedde, e il più votato della lista di Mario Bruno, Raimondo Cacciotto.

Dal centro destra, lo staff della candidata a sindaco Maria Grazia Salaris continua a mandare messaggi verso il Pd a proposito della condivisione di gran parte del programma presentato dal candidato a sindaco Enrico Daga. Lusinghe e promesse finalizzate a una ipotesi di apparentamento, il partito della Salaris, il Ncd, a Roma è con Renzi, ma che fino a ora non sembra abbiano trovato accoglimento dalle parti di via Mazzini. (g.o.)