La Nuova Sardegna

Alghero

Il “regalo” di Scano: stangata Tasi e Imu e senza detrazioni

di Gianni Olandi
Il “regalo” di Scano: stangata Tasi e Imu e senza detrazioni

Varata l’imposta comunale con l’aliquota del 2,5 per mille La Tari resta fuori: se ne occuperà il prossimo Consiglio

30 maggio 2014
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ALGHERO. Il commissario straordinario del Comune Antonello Scano ha adottato provvedimenti che riguardano le imposte comunali, in particolare la Tasi, tributo dovuto dai cittadini per quanto riguarda l’offerta dei servizi generali (illuminazione pubblica, viabilità, tutela patrimonio immobiliare, compreso quello artistico culturale, manutenzioni, verde) e l’Imu. Nessun provvedimento è stato invece assunto per la Tari, la tassa sui rifiuti solidi urbani che probabilmente sarà affrontato dalla amministrazione comunale che sta per uscire dalle urne. Tra l’altro il servizio di nettezza urbana non è stato ancora appaltato.Da ricordare che in questo nuovo mare di sigle, le tre tassazioni – Imu, Tari e Tasi – faranno parte della Iuc, imposta unica comunale.

I nuovi tributi dovranno essere pagati in due rate: la prima il 16 giugno e la seconda il 16 dicembre. Per quanto riguarda la Tasi, l’aliquota applicata è quella del 2,5 per mille per gli immobili dichiarati ai fini Imu, abitazioni principali. Succede in buona sostanza che l’Imu che non doveva pagarsi per la prima casa, ora rientra dalla finestra attraverso la Tasi.

Vale la pena di fare un esempio: per i possessori di prima casa e pertinenze, la principale novità rispetto all’Imu sulla prima casa riguarda le detrazioni. I bonus fiscali infatti, nel passaggio Imu (200 euro più 50 per ogni figlio a carico prima dell’abolizione) a Tasi, chi ha una abitazione principale se prima annullava interamente il tributo tra detrazioni e bonus, con la Tasi non si può. Paga il 2,5 per mille secondo la rendita catastale aggiornata.

Nella delibera appena assunta dal commissario straordinario Antonello Scano, infatti, la Tasi non prevede detrazioni, ma solo una riduzione del 50 per cento se il nucleo familiare ha una certificazione Isee inferiore ai 4.500 euro.

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