La Nuova Sardegna

Alghero

Per ogni alloggio un contatore con gps

di Luigi Soriga
Per ogni alloggio un contatore con gps

Il gestore idrico proporrà una soluzione tecnologica: ogni famiglia diventerà un’utenza singola e pagherà i propri consumi

25 settembre 2014
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ALGHERO. Non esiste in tutta l’isola una situazione ingarbugliata come quella di Alghero. Il problema dei bollettoni condominiali onnicomprensivi diventerà infatti un progetto pilota. Abbanoa ha intenzione di affrontarlo e risolverlo in tempi brevi in sintonia con il Comune e con gli amministratori di condominio, e ha già pronta una proposta di soluzione. La presenterà durante il prossimo incontro.

«Per fortuna la tecnologia ci viene incontro e ci offre nuovi strumenti – spiega l’amministratore unico di Abbanoa Alessandro Ramazzotti – la nostra idea è di installare al posto degli attuali contatori interni ai condomini, dei contatori a radiofrequenza o gsm». E’ un sistema già collaudato in città, perché operativo in alcuni grandi alberghi, che ha già dato ottimi riscontri.

Funziona così e serve a questo: il dispositivo digitale , posizionato sulla singola utenza dove c’era il vecchio contatore, legge i consumi domestici e li invia a un recettore che li codifica e li trasmette a sua volta al database di Abbanoa. Dopodiché la lettura viene in automatico notificata all’utente o via e-mail, oppure attraverso un sms nel telefonino. Tutto questo semplifica molto la vita ad Abbanoa, perché evita ai tecnici l’ingrato compito di andare casa per casa, inchinarsi sotto un lavandino e annotare di volta in volta i numeri del contatore. Con un’enorme di spendio di soldi, di tempo e di energie. Ma la soluzione potrebbe rivelarsi utilissima anche per le famiglie. Infatti l’altra ipotesi per diventare singola utenza e uscire dal calderone della bolletta condominiale era quella di realizzare una tubatura e collegarsi ai contatori che Abbanoa avrebbe sistemato a bordo lotto, cioè nel cortile del condominio. Ma le spese a carito dell’utente sarebbero state elevatissime, per non parlare poi dell’impatto dell’intervento. Spaccare muri, agire spesso sulla colonna montante, poi realizzare una traccia esterna, posizionare i tubi e poi coprire tutto. Mille euro, per un’opera simile, potrebbero non bastare. Invece la soluzione con i contatori a radiofrequenza o gsm sarebbe molto più soft anche dal punto di vista economico. Ma i dettagli dei costi, e chi e in che misura dovrà sobbarcarseli, sarà argomento di discussione delle prossime riunioni. E un capitolo a parte sarà anche quello dei debiti pregressi che diversi condomini e centinaia di utenti devono saldare. La priorità adesso è regolarizzare la posizione di circa 8000 famiglie che abitano all’interno di condomini, che vorrebbero pagare autonomamente i propri consumi e che invece si ritrovano centrifugati nella promiscuità e nel caos del bollettone generale.

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