La Nuova Sardegna

Alghero

L’estate infinita rende straordinaria la vendemmia

di Gianni Olandi
L’estate infinita rende straordinaria la vendemmia

Conclusa la raccolta dei 300 soci del Santa Maria La Palma Leggera contrazione della quantità ma la qualità sarà super

09 ottobre 2014
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ALGHERO. Le coltivazioni vitivinicole della piana della Nurra algherese hanno risposto con una produzione che si annuncia di grande qualità: ieri si è conclusa la vendemmia nei poderi dei 300 soci conferitori, per circa 700 ettari, della Cantina di Santa Maria La Palma. Il risultato, in termini di quantità, è stato inferiore a quello dell'anno scorso ma a Santa Maria c'è grande soddisfazione per la qualità del raccolto che nella vendemmia appena trascorsa ha toccato i 50 mila quintali di uve, comunque una delle produzioni tra le più alte della Sardegna tra le aziende agrarie che producono vino .

La soddisfazione è espressa dal " medico " delle uve, Michelangelo Ruiu, enologo della Coop spa della grande area della Riforma agraria, che segnala subito il clima straordinario che ha accompagnato il momento della maturazione delle uve nei mesi di settembre e ottobre. Un clima da spiaggia come testimoniano in questa prima settimana di ottobre le numerose presenze di turisti sui litorali della Riviera del Corallo alla ricerca della tintarella autunnale.

«A fronte di una produzione che registra una leggera contrazione – afferma – abbiamo avuto la possibilità di vivere il momento della maturazione in condizioni climatiche ideali, con temperature giuste che ci hanno portato in Cantina un prodotto di straordinaria qualità che annuncia una stagione vitivinicola davvero eccezionale, una delle migliori per qualità degli ultimi anni ». La raccolta delle uve ha coinvolto nella Nurra algherese i 300 soci conferitori che complessivamente hanno impegnato nel taglio delle uve una forza lavoro calcolata in un migliaio di persone, molte con prestazioni lavorative vere e proprie, tanti in veste di familiari secondo una tradizione consolidata della realtà contadina del territorio.

«Abbiamo registrato nei nostri vigneti – prosegue l'enologo – nel mese di luglio, momenti di fioritura tardivi, una sintomatologia che ci ha creato qualche preoccupazione sul successivo processo di maturazione che partiva in una situazione di oggettiva difficoltà. Ma come avviene spesso per la gente delle campagne, a volte anche in termini negativi, il tempo stavolta è stato generoso consentendo al lavoro sui campi di un anno di ottenere il migliore risultato possibile». Il motivo di soddisfazione nella Cantina di Santa Maria La Palma è determinato anche dal fatto che le ricadute sul territorio dell'attività dell'azienda vitivinicola hanno ormai da anni un ruolo economico di assoluto rilievo. Infatti a fronte dei circa 11 milioni di euro di fatturato, 8 milioni vengono suddivisi tra i 300 soci con un impatto rilevante che costituisce per centinaia di famiglie un riferimento ormai indispensabile, ancora più prezioso poiché giunge in un difficile momento di crisi economica. In prospettiva, segnalano dalla Cantina, la qualità eccellente del prodotto sarà in grado di supportare anche sul piano economico la minore produzione di quest'anno.

Sono invece inquantificabili, in positivo, i risvolti di natura promozione che giungeranno alle bottiglie di Santa Maria dalla qualità superiore annunciata nella raccolta della vendemmia 2014 che andrà sul mercato con la nuova produzione.

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