La Nuova Sardegna

Alghero

i disagi

Tra odori e cassonetti stracolmi

Tra odori e cassonetti stracolmi

Effluvi maleodoranti alla Pivarada e rifiuti abbandonati ovunque

13 agosto 2015
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ALGHERO. Per gli abitanti del quartiere della Pivarada, soprattutto per quelli che si trovano a ridosso dell'impianto del Mariotti, sembra di essere tornati indietro almeno di 15 anni quando il depuratore fognario si trovava a qualche centinaio di metri dalle loro abitazioni. Dalla stazione, praticamente in area urbana, che deve trasferire i liquami a Monte Agnese per defluire verso il deputatore di San Marco, si levano effluvi maleodoranti che si dilatano per il quartiere e che vanno anche oltre. Dipende dal vento. Evidentemente c'è qualcosa che non funziona, forse un problema dei fanghi o l'interruzione delle procedure di ossigenazione che riducono sensibilmente i cattivi odori.

È comunque certo che i miasmi stanno creando fastidi e disagi e tale condizione costituisce una pesante aggravante visto che il tutto si consuma nel momento in cui la città è interessata dal fenomeno turistico. Che per l'igiene urbana quella in corso sarebbe stata una estate di difficoltà, e forse anche di emergenza, era prevedibile. Previsione che partiva dalla durissima esperienza dello scorso anno che, purtroppo, nonostante gli sforzi della amministrazione e l'impegno della società che gestisce il servizio, si è ripetuta.

Le segnalazioni che giungono, con consistente supporto fotografico, e che riferiscono della presenza di cassonetti meleodoranti non svuotati, cumuli di rifiuti abbandonati dovunque, sono numerosissime.

Va detto che oltre alla difficoltà operative dell'appaltatore deve aggiungersi uno straordinario campionario di inciviltà frutto della maleducazione di troppi. Non sono risparmiate neanche le zone di maggiore pregio ambientale, come l'area del Trò, dove si trovano alberghi di prestigio.

Dall'assessorato all'Ecologia si ribadisce l'impegno quotidiano nei controlli e nella pressione alla società incaricata del servizio, ma è apparsa necessaria anche l'adozione di un intervento di sensibilizzazione della popolazione per una collaborazione attiva nel conferimento dei rifiuti, sugli orari, nella selezione della differenziata. Si attende ora l'assegnazione del nuovo appalto, circa 60 milioni di euro per sette anni, e quindi il definitivo cambio di rotta nel mantenimento del decoro della città e del territorio. (g.o.)

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