La Nuova Sardegna

Alghero

Piras lancia l’idea: «Riunire i 2 mercati per uscire dalla crisi»

Piras lancia l’idea: «Riunire i 2 mercati per uscire dalla crisi»

ALGHERO. Un mercato adeguato ai tempi, che stimoli la sua attività principale – il commercio – attraverso una migliore capacità di attrazione e numerosi eventi artistici e culturali dedicati all’enoga...

15 marzo 2016
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. Un mercato adeguato ai tempi, che stimoli la sua attività principale – il commercio – attraverso una migliore capacità di attrazione e numerosi eventi artistici e culturali dedicati all’enogastronomia. Alghero cerca di cavare il meglio dal peggio. Sabato scorso al mercato della frutta un’operatrice è stata colpita alla testa da un faretto del sistema di illuminazione. La plafoniera si è staccata dal soffitto e le è precipitata addosso, ma la donna è rimasta miracolosamente illesa. A distanza di otto giorni, sul mercato piovono idee. Dopo Enrico Daga, che qualche giorno fa ha proposto di riportare il mercatino del mercoledì al centro, stimolando gli affari anche per i negozi e per gli operatori del mercato civico, Emiliano Piras rilancia. Il consigliere del Ncd propone «una rivoluzione del concetto di mercato civico, in grado di rigenerare un comparto costretto tra mille difficoltà». Secondo lui, «riunire i due mercati è la scelta migliore per il loro futuro – dice – stando uniti, nello stesso posto, i commercianti garantirebbero ai clienti un’offerta più ampia e variegata». Nel mercato potrebbero trovare spazio altri settori, come la trasformazione del prodotto e altri servizi per la clientela, trasformandolo in uno spazio vivace, più frequentato. «A un mercato così servirebbe un manager che ne definisca le strategie commerciali, che ne gestisca l’immagine coordinata, che ne arricchisca l’attività con eventi culturali e appuntamenti da trasformare in tradizioni – aggiunge Piras – che puntino alla promozione e alla valorizzazione del patrimonio enogastronomico locale d'eccellenza».

La sede della rivoluzione dovrebbe essere l’attuale mercato del pesce, con gli interventi strutturali e di messa in sicurezza del caso, mentre il mercato della frutta dovrebbe avere una nuova destinazione. «In centro non esiste una struttura pubblica di quelle dimensioni di cui poter usufruire tutto l’anno per eventi enogastronomici e culturali, rassegne musicali e fiere – sottolinea Emiliano Piras – è questa la strada da battere, lo dicono gli ottimi risultati ottenuti da tutte le manifestazioni che negli ultimi anni si sono svolte lì». (g.m.s.)

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative