Abusi edilizi a Sant’Igori: i reati sono tutti prescritti
ALGHERO. La vicenda giudiziaria che interessa il campeggio di Sant’Igori e coinvolge i suoi 201 proprietari nella veste di imputati, accusati a vario titolo di lottizzazione abusiva e di abusi...
ALGHERO. La vicenda giudiziaria che interessa il campeggio di Sant’Igori e coinvolge i suoi 201 proprietari nella veste di imputati, accusati a vario titolo di lottizzazione abusiva e di abusi edilizi, si è ormai trasformata in un paradosso irrisolvibile. Al punto da lasciare pensare che l’incendio dello scorso 20 settembre – che ha letteralmente raso al suolo il camping e ha trasformato le roulotte e tutto il resto in un grande cumulo di macerie fumanti – abbia risolto un problema che il Tribunale non potrà risolvere. Ieri, di fronte al giudice Teresa Castagna, al pm Giovanni Porcheddu e ai legali del collegio difensivo, hanno sfilato 25 testimoni. Coinvolti anche loro in un dibattimento che deve andare avanti fino a che non sarà completata per intero la fase istruttoria e non si discuterà nel merito, ma che di fatto non avrà alcuna conseguenza: i reati contestati, infatti, sono prescritti dal novembre scorso. Ma i proprietari difficilmente potranno tornare a Sant’Igori: per molti di loro, questa è una vera e propria condanna. La prossima udienza, fissata per il 23 novembre, servirà per ascoltare gli ultimi sette testimoni e condurre il processo alle sue fasi finali. (g.m.s.)