La Nuova Sardegna

Alghero

Confraternita della Misericordia, la Guardia di Finanza passa al setaccio le carte

di Gian Mario Sias
Confraternita della Misericordia, la Guardia di Finanza passa al setaccio le carte

Nuova ispezione negli uffici della Confraternita al centro di una bufera. Continuano le indagini della procura, nel frattempo sospeso il servizio per il 118

07 aprile 2016
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ALGHERO. Ora alla Misericordia di Alghero arriva anche la guardia di finanza. Ieri mattina i militari del capitano Francesco Tatulli sono tornati negli uffici di via Giovanni XXIII, dove erano già stati qualche mattina fa. Un’operazione condotta con il massimo riserbo, per acquisire alcuni documenti necessari per portare a compimento i riscontri su presunte irregolarità nella gestione dei conti e delle casse dell’organizzazione di volontariato.

Su mandato del procuratore di Sassari, Gianni Caria, le fiamme gialle di Alghero stanno spulciando tra i conti degli ultimi anni, per cercare di risalire sino all’origine delle ragioni che hanno generato un gran putiferio all’interno della Misericordia, istituzione storica per il mondo del volontariato nella Riviera del corallo e depositaria e custode delle tradizioni ultrasecolari su cui fondano i riti della Settimana Santa. Capire se le lotte intestine, i dissapori, i contrasti potranno avere anche conseguenze penali non sarà semplice e richiederà tempo e pazienza. Anche per questo gli inquirenti preferiscono mantenere il massimo riserbo.

L’unica cosa sicura è che oggi la Misericordia non presta servizio per il 118. Un fatto clamoroso, che ha portato la Procura di Sassari a voler vedere chiaro su alcuni episodi quantomeno poco chiari. All’origine dell’indagine ci sarebbero dei soldi percepiti da alcuni volontari, già durante le precedenti gestioni, per garantire la copertura dei turni del 118. Le persone che avrebbero ottenuto soldi per un’opera di volontariato sarebbero sette. Ma quelli finiti nelle tasche dei volontari del 118 sarebbero solo una parte delle contestazioni mosse alle ultime gestioni dei conti della Misericordia.

Prima di aprire ufficialmente un’inchiesta e iscrivere qualcuno sul registro degli indagati, gli inquirenti intendono accertare attraverso le carte la fondatezza di determinate accuse. Nei mesi scorsi gli stessi problemi avevano spinto il presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia, Roberto Trucchi, a sospendere per due mesi la Misericordia di Alghero per aver impedito il commissariamento disposto in piena intesa con i livelli regionali e provinciali. A Firenze, dove ha sede la Confederazione nazionale, il commissariamento era stato considerato inevitabile: troppi malumori, troppe contrapposizioni, troppe voci sulla gestione catalana, ritenuta da molti, anche all’interno, troppo difforme dallo Statuto scritto sulla falsariga di quello nazionale.

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