La Nuova Sardegna

Alghero

A Galboneddu è sos sicurezza

di Gianni Olandi
A Galboneddu è sos sicurezza

Gli operatori denunciano: crescono le attività ma mancano luce pubblica, segnaletica e sorveglianza

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ALGHERO. Nel corso degli anni l’area commerciale e artigianale di Galboneddu, alla periferia di Alghero sulla direttrice da e per Olmedo, si è gradualmente inserita – anche se a volte con una certa fatica di tipo operativo – nel contesto produttivo e mercantile della città.Un percorso che si è recentemente consolidato con nuovi insediamenti e che nelle ultime settimane si è perfezionato con l’apertura di una nota concessionaria auto sassarese la cui sede è al momento in corso di allestimento.

Nella zona si calcola che siano presenti oltre 300 unità lavorative e il transito quotidiano di diverse migliaia di persone. Una sorta di Predda Niedda di marca catalana, diventata ormai un punto di riferimento rilevante anche dal punto di vista economico.

Galboneddu cresce quindi ma non i servizi di pubblico interesse. «Abbiamo seri problemi – sostiene Giuseppe Sotgiu, impresario edile, uno dei pionieri di Galboneddu considerato che ha realizzato il primo insediamento nel 1991 – su fronti diversi e per restare a quelle che sono le competenze istituzionali in particolare nel settore del verde, della sicurezza, dell’illuminazione pubblica e perfino della segnaletica. Una condizione che non favorisce l’impegno di tante aziende che su Galboneddu hanno scommesso e che nel corso degli anni hanno trasformato la zona in una solida realtà anche sotto l’aspetto occupazionale».

Tra l’altro nell’intera superficie, poco meno di una ventina di ettari, sono previsti una ottantina di lotti e soltanto la metà di questi fino a ora sono realizzati e in attività. A Galboneddu quindi ci sono importanti prospettive di crescita su settori e specificità produttive diverse ma le incertezze di tipo strutturale stanno condizionando, anche per la crisi economica e la prudenza del credito, la fase operativa, quella della realizzazione.

«Soffriamo in particolare – aggiunge Giuseppe Sotgiu – le questioni legate alla sicurezza. Il sabato sera quando le attività sono chiuse, può succedere di tutto. Ci manca la certezza della sorveglianza attiva. Come imprenditori stiamo studiando il modo di dotarci di telecamere che non risolvono il problema nel merito ma almeno costituiscono un deterrente per eventuali malintenzionati». Va ricordato che la parte dell’area artigianale che confina con la direttrice per Olmedo diventa il sabato notte un immenso parcheggio per la presenza della vicina discoteca.

Dagli operatori dell’area giungono legittime richieste perché il sito possa svilupparsi in maniera armonica e adeguata alle esigenze che oggi rappresenta nel contesto socio economico della città. La presenza costante della polizia municipale, un verde organizzato, segnaletica e circolazione adeguate, raccolta di rifiuti funzionale all’igiene pubblica e al decoro dell’area.

Si stanno creando inoltre anche le condizioni per un allargamento dei servizi pubblici, magari un piccolo ufficio postale aperto soltanto al mattino che per gli operatori sarebbe di assoluta utilità, un distaccamento fisso della polizia locale, servizi quindi, una presenza delle istituzioni certa e visibile.

Va ricordato che nell’area è presente l’ecocentro, il servizio di raccolta dei rifiuti ingombranti che si calcola movimenti, da solo, almeno 500 frequenze quotidiane di cittadini. Dagli operatori di Galboneddu viene infine ribadita la totale disponibilità a collaborare con l’amministrazione comunale per affrontare insieme le grandi e piccole problematiche e quindi trovare la soluzione per eliminare quelle carenze che oggi stanno condizionando una parte importante del comparto mercantile algherese.

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