La Nuova Sardegna

Alghero

Bagni off limits davanti a El Trò

di Gian Mario Sias
Bagni off limits davanti a El Trò

Parametri fuori norma per sversamenti fognari. Intervento a fini cautelativi dopo analisi Arpas

11 giugno 2016
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ALGHERO. Puntuale come una cambiale, con la stagione balneare ad Alghero arriva anche il primo divieto di balneazione. L’ordinanza firmata avantieri sera dal sindaco di Alghero, Mario Bruno, vieta il bagno nella zona della “Stazione Carducci”, cinquecento metri tra il Caval Marì e El Trò, esclusa la spiaggia sotto il Las Tronas.

Per la Riviera del corallo è una maledizione, non c’è estate senza divieti e limitazioni che mettono in pericolo la stagione balneare, su cui l’intera economia locale punta con decisione per rendere un po’ più floridi i conti di tutto l’anno.

Il provvedimento di Mario Bruno a «fini cautelativi» è legittimo e comprensibile, mentre sono incomprensibili le ragioni per cui un altro anno sia trascorso senza che si sia individuata la soluzione a un problema che non è più una sorpresa. L’ordinanza del sindaco di Alghero è la risposta all’esito delle analisi che l’Arpas ha svolto lunedì scorso.

Dai dati emersi dai controlli, le acque di balneazione non sono conformi ai parametri batteriologici consentiti: è la formula utilizzata per dire che il bagno in mare è vietato a causa degli eccessivi sversamenti fognari.

Come fa sapere Bruno, l’ordinanza potrà essere revocata solo in seguito all’esito positivo delle analisi effettuate su campionamenti aggiuntivi raccolti mercoledì scorso.

Due giorni fa a Sant’Anna il problema è stato al centro di un summit convocato d’urgenza da Mario Bruno, al quale hanno partecipato l’assessore dell’Ambiente, Raimondo Cacciotto, i dirigenti dei settori Ambiente e Opere pubbliche e i responsabili distrettuali di Abbanoa. Il confronto è servito per ribadire ad Abbanoa la pretesa dell’amministrazione comunale che si faccia di tutto per far fronte alle gravi carenze riscontrate nelle reti urbane del sistema idrico-fognario, ma soprattutto si è condivisa la necessità di intensificare i controlli per individuare e punire severamente eventuali sversamenti abusivi nel tratto di mare interdetto.

Un’operazione analoga è in corso sul Canalone di San Giovanni, dove sono state eseguite alcune dettagliate video-ispezioni. Presto saranno noti i risultati del lavoro fatto su impulso dell’amministrazione comunale. I dati consentiranno di disporre di un quadro chiaro e completo sulle eventuali corresponsabilità dei “fuori norma”, che solo l’estate scorsa hanno imposto al sindaco di intervenire almeno tre volte tra luglio e agosto – in piena stagione balneare – per interdire la balneazione in quel frequentatissimo tratto di costa urbano.

Stando ai primi raffronti, le analisi dell’Arpas sulle acque adiacenti la “Stazione Carducci” rivelerebbero diverse analogie con i problemi emersi nel corso del 2015. Questo significherebbe che il superamento dei parametri batteriologici non è il frutto di anomalie o malfunzionamenti dell’impianto, che non sono emersi dai primi controlli sulle reti idrico-fognarie della zona interessata, ma che più probabilmente i disagi siano causati da qualche sversamento fognario abusivo.

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