La Nuova Sardegna

Alghero

«Il futuro di Maria Pia sarà deciso dal Puc»

di Gianni Olandi
«Il futuro di Maria Pia sarà deciso dal Puc»

Il vice sindaco sgombra il campo dall’equivoco legato all’elaborazione del Ppr «La Regione si sta occupando solo di zone agricole e di sviluppo rurale»

22 luglio 2016
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ALGHERO. Sarà il piano urbanistico comunale a decidere sull’area di Maria Pia, anche se la stessa era stata inserita dalla Regione nella mappatura in fase di elaborazione del piano paesistico regionale per la storica continuità con i terreni agricoli dell’allora Etfas, (l’allora ente strumentale in agricoltura della Regione ).

Il chiarimento giunge dall’assessore all’urbanistica, e vice sindaco, Antonello Usai a margine di un ragionamento più vasto che riguarda soprattutto il piano di sviluppo rurale. Piano sul quale è in corso un confronto procedurale con la Regione che riguarda esplicitamente le zone E (agrarie) con tale classificazione che non può comprendere evidentemente Maria Pia che il piano regolatore generale della città individua come zona alberghiera.

L’ipotesi che il piano di sviluppo rurale potesse rappresentare una sorta di scorciatoia per aggirare il Puc per il progetto degli insediamenti alberghieri di Maria Pia presentato da un gruppo di imprenditori algheresi, aveva fatto nascere polemiche in ambito politico. Ora giunge in via ufficiale dal Comune il chiarimento che Maria Pia e il relativo progetto turistico ricettivo, seguiranno un’altra strada, quella del Puc appunto, in elaborazione ad Alghero dal 1994 su incarico del sindaco Carlo Sechi all’architetto Emilio Zoagli.

Tornando al Piano di sviluppo Rurale, proprio ieri Usai era a Cagliari per un incontro tecnico con i dirigenti dell’urbanistica. «Stiamo definendo la prima fase del processo di copianificazione con la Regione del Piano di Valorizzazione delle Aree di Bonifica – precisa l’assessore – è atteso il parere preliminare sulla verifica di coerenza del progetto: si tratta di un primo importante passo di tipo procedurale che apre al processo partecipato in cui tutti i soggetti interessati, ma proprio tutti, avranno la facoltà di esprimere pareri sulla visione di massima del progetto».

Il percorso non è brevissimo ma è comunque è in corso: ci saranno altri incontri dopo il parere della Regione e prima dell’approdo del piano in commissione e in consiglio comunale. «Ilpiano di valorizzazione della bonifica – precisa ancora Antonello Usai – in adeguamento al Ppr segue le procedure previste, con il coinvolgimento di diversi enti, dalla Provincia, Adis, Soprintendenza, Utp, e contiene criteri conformi alle norme di riferimento. Un percorso lineare illustrato in tante occasioni alle forze politiche e ai rappresentanti dell’Agro che hanno avuto risposte a tutti i quesiti. Partecipazione e trasparenza sono i cardini del percorso del Piano – prosegue Usai – ma dobbiamo tutti tenere presente che c’è una Giunta, un Consiglio comunale che rappresenta l’unico interlocutore istituzionale di riferimento, senza confusione: qualcuno confonde il confronto con la sostituzione, la partecipazione con lo scambio dei ruoli».

«Spero che i pianificatori a corrente alternata – chiude il vicesindaco – trovino la giusta dimensione che li faccia ritrovare su una posizione univoca, e che soprattutto si facciano trovare pronti alla partecipazione quando questa avrà luogo».

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