La Nuova Sardegna

Alghero

Comitato di quartiere: «No ai migranti»

Comitato di quartiere: «No ai migranti»

I residenti della Pivarada scrivono al sindaco e al prefetto, chiedono tranquillità per bambini e anziani

03 febbraio 2017
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ALGHERO. È destinata a far discutere e a scatenare polemiche la presa di posizione del consiglio direttivo del comitato di quartiere della Pivarada, che hanno scritto al viceprefetto Salvatore Serra e al sindaco Mario Bruno per rappresentare la «forte preoccupazione rispetto all’ipotesi di un alloggiamento di migranti in una struttura ricettiva del quartiere». Secondo il comitato «la realizzazione qui di un Centro di prima accoglienza è inopportuna». Lungi dal voler passare per razzista, la presa di posizione è argomentata punto per punto ma di certo non è un’apertura verso l’idea di una città multiculturale. «La Pivarada è densamente abitata, e ci sono molti anziani, ai quali va garantita tranquillità», dicono. Secondo, «ci sono scuola materna, elementare e superiore, e anche i bambini e i ragazzi vanno tutelati». Se qualcosa alla Pivarada manca, invece, «sono gli spazi di incontro e di aggregazione». In compenso c’è una parrocchia molto frequentata e numerosi b&b, «con le immaginabili ricadute economiche negative in caso andasse in porto il progetto stabilito dal governo centrale», è la riflessione. Senza sottovalutare i problemi sanitari. «Con l’arrivo dei migranti stanno ricomparendo malattie di cui si era pressoché persa la memoria e che ci trovano ora completamente esposti, specie per quanto riguarda le ultimissime generazioni», è l’ultimo argomento, che se proprio non razzista appare un po’ sulla difensiva. (g.m.s.)

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