La Nuova Sardegna

Alghero

Dopo la crisi invernale nuova sfida per gli hotel

di Gianni Olandi
Dopo la crisi invernale nuova sfida per gli hotel

Da aprile riapriranno i battenti alcuni tra i più rinomati alberghi della città Gli eventi internazionali in calendario richiameranno numerosi visitatori

28 febbraio 2017
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. Cominciano a delinearsi i tempi di riapertura delle attività ricettive stagionali del comparto alberghiero. Si tratta di una indicazione che alimenta speranze di ripresa del settore terziario e quindi nuovi sbocchi occupazionali che nel lungo inverno sono stati ridotti ai minimi termini come hanno denunciato pubblicamente dall’organizzazione sindacale della Confcommercio.

Una stagione invernale così dura come quella in corso non si era mai vista negli ultimi 15/20 anni e ora il risveglio dell’industria delle vacanze costituisce un elemento indicatore di una ripresa che giunge con l’economia locale in ginocchio. Nei primi giorni di aprile riaprirà i battenti l’hotel Punta Negra cui seguirà, a distanza di un paio di settimane, l’apertura dell’hotel Dei Pini che debutterà nella stagione 2017 con un importante evento internazionale, oltre un centinaio di partecipanti per quindici giorni. Subito dopo Pasqua riaprirà anche l’hotel Porto Conte che sta ultimando una serie di importanti interventi di riqualificazione. I primi gruppi ad arrivare saranno francesi. E sempre alla fine di aprile riaprirà il Baia di Conte dando così vita agli arrivi del tour operator internazionale della Tui, colosso inglese delle vacanze che gestisce l’imponente complesso alberghiero della Baia delle Ninfe, che dispone di una propria flotta aerea che opera sui mercati del Nord Europa oltre che naturalmente su quello britannico. La Tui, tra l’altro, con i propri voli charter ha contratti con diversi alberghi della fascia costiera nord occidentale e in particolare nel territorio algherese. Flussi quindi che coinvolgeranno numerose strutture ricettive locali. La formula charter sta tornando di estrema attualità dopo la tormentata vicenda dei voli low cost sulla Riviera del Corallo. Vale la pena ricordare che la Porta d’Oro del turismo isolano, come Alghero veniva definita negli anni Sessanta, nasce proprio con il sistema di trasporto dei voli charter i cui contratti con i grandi tour operator europei – in tanti ricordano la potentissima Thompson – favorirono la nascita di numerosi alberghi in città e sulla costa algherese. Quella formula infatti risultò vincente.

Il 2 maggio riaprirà, tra gli altri, anche l’Oasis sulla litoranea di Maria Pia, un impianto con una ricettività consistente, con indicazioni di segno positivo sia sul fronte alberghiero e sia per quanto riguarda i residence. Bisogna poi aggiungere che nel panorama decisamente pesante della stagione invernale, c’è stata una azienda alberghiera, il Riviera, che ha voluto lanciare una sfida allo stato di crisi – quasi una scommessa – decidendo di tenere aperto anche in bassa stagione con una offerta tariffaria decisamente interessante. «È stata una scommessa impegnativa – fanno notare i gestori – dall’esperienza che abbiamo avuto fino a questo momento possiamo dire che ci gratifica soltanto l’aver tenuto, insieme ad altri operatori della città evidentemente, un servizio aperto a disposizione dell’utenza».

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative