Moirano: "Due ospedali ad Alghero sono troppi"
Il manager dell'Ats: "Bisogna fare delle scelte e questa è un'anomalia da superare
ALGHERO. «Che ci siano due ospedali in una città come Alghero, con una popolazione di 50mila persone e un distretto di 75mila abitanti, è un'anomalia da superare». Così Fulvio Moirano, direttore generale dell'Ats, l'azienda unica della Sardegna, incontrando i sindaci del Distretto sanitario di Alghero, che comprende i Comuni di Banari, Bessude, Bonnannaro, Bonorva, Borutta, Cheremule, Cossoine, Giave, Ittiri, Mara, Monteleone Rocca Doria, Olmedo, Padria, Pozzomaggiore, Putifigari, Romana, Semestene, Siligo, Thiesi, Torralba, Uri e Villanova Monteleone.
[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:alghero:cronaca:1.15456751:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.15456751:1653428395/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]
«Bisogna migliorare le strutture e fare qualche scelta su cosa fa l'ospedale marino e cosa fa l'ospedale civile», dice il general manager. Gli amministratori comunali hanno sollevato i problemi di Ittiri e Thiesi, ma Moirano frena. «Sono strutture di post-degenza e post-acuzie, non c'è nessuna problematicità - spiega - la riduzione delle attività nel periodo estivo è normale in tutta Italia, non c'è nulla di straordinario».
Sollecitato sul riconoscimento dell'ospedale di primo livello per Alghero-Ozieri, il super manager è tranciante. «Quello che si farà sulla rete ospedaliera regionale non compete a noi, potremo solo prendere atto - afferma - io ho ricordato anche di recente che bisognava decidere a tre mesi dall'emanazione del decreto nazionale, che risale al luglio 2015, direi che siamo in ritardo». Per il resto, conclude Moirano, «quando il Consiglio regionale deciderà, noi applicheremo la legge»