La Nuova Sardegna

Alghero

Non c’è pace, ecco l’esposto dei barracelli

Quattordici ammutinati del corpo di vigilanza si rivolgono al prefetto: «Chiarezza su atti illeciti»

22 agosto 2017
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ALGHERO. Per i barracelli di Alghero non c’è pace. Manco il tempo di annunciare la fine delle lotte interne e le carte bollate tornano d’attualità. Operativi da una settimana esatta dopo l’annuncio in pompa magna dell’assessore Raniero Selva, i barracelli riprendono a litigare tra loro. A dire il vero, lo scontro non si è mai placato. Esattamente il 29 luglio quattordici ammutinati, lungi dal riconoscere gli attuali assetti e le attuali gerarchie interne, hanno deciso di adire le vie legali, denunciando una serie di «omissioni, abusi e illeciti», come li definiscono gli autori della contestazione a oltranza in un esposto formale inviato al prefetto di Sassari, Giuseppe Marani, e per conoscenza all’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, e al presidente del consiglio comunale, Matteo Tedde. Al prefetto di Sassari i quattordici firmatari del documento chiedono di intervenire e di «procedere con tutti gli accertamenti del caso volti a individuare eventuali responsabili dei presunti illeciti». In particolare, vogliono che Marani si interessi di alcune assemblee cui «i sottoscritti non hanno presenziato in quanto considerate illegittime, e di questo si è avvisato preventivamente il presidente del consiglio comunale e i consiglieri tutti». Per conoscere l’esito di quelle assemblee, i contestatori hanno chiesto ripetutamente di poter prendere visione dei verbali. Entrati in possesso di quelle carte, però, hanno rilevato che «solo il verbale della prima assemblea appare regolarmente redatto, sebbene ci risulti difforme il numero dei partecipanti e degli astenuti riportati». Quanto ai verbali delle altre due assemblee, invece, «sembrano documenti non originali, redatti solo molto tempo dopo». Alla base del contrasto, restano i soliti problemi: palesi incompatibilità interpersonali, mancato riconoscimento delle figure apicali designate e delle modalità con cui sono state individuate, mancata sorveglianza da parte dell’amministrazione comunale. A riattizzare la polemica in pubblico sono stati i consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle, Roberto Ferrara e Graziano Porcu. «Anche questa volta l’amministrazione maniaca dell’annuncio facile ha emanato una notizia priva di fondamento - dicono - all’interno della compagnia barracellare non c’è stata nessuna rappacificazione, di fronte ai problemi reali e concreti, il Comune di Alghero preferisce gettare fumo negli occhi». Secondo Porcu e Ferrara, «viste le continue enunciazioni di miracoli mal riusciti che portano a risultati disastrosi, chiediamo per l’ennesima volta un atto di coraggio a chi governa questa città: dimissioni». (g.m.s.)

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