La Nuova Sardegna

Alghero

Tagli dei lavoratori Sogeaal la Uil conferma la sciopero

di Gian Mario Sias

Duro faccia a faccia con la società aeroportuale nella sede di Confindustria Domani vertice con Filt Cgil e Ugl ma l’astensione per venerdì è confermata

05 settembre 2017
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ALGHERO. «Prendiamo atto delle scelte aziendali, ma crediamo che la ristrutturazione di Sogeaal vada affrontata nella sua interezza, tenendo conto di tutte le complessità, dei livelli occupazionali e della possibilità di ricollocare il personale a seconda delle nuove esigenze operative».

È la posizione di Uil Trasporti alla luce delle decisioni della società che gestisce l’aeroporto di Alghero, che nei giorni scorsi ha annunciato l’avvio della procedura di licenziamento collettivo per 45 dipendenti. Il concetto è stato ribadito nel corso del faccia a faccia di ieri mattina a villa Mimosa, a Sassari, sede di Confindustria Centro Nord Sardegna. Uil Trasporti ha annunciato che lo sciopero di quattro ore, dalle 13 alle 17 dell’8 settembre, è confermato. «È da intendersi come un atto dovuto – è stato detto ieri – perché il sindacato vuole a tutti i costi scongiurare i licenziamenti collettivi e chiede che siano prese in considerazione le proposte alternative a proposito di riqualificazione e contratti di solidarietà». Nonostante si tenti di percorrere la via del dialogo, l’astensione dal lavoro «sarà una risposta forte e un messaggio chiaro soprattutto a chi ha la responsabilità politica di avviare immediatamente i progetti di rilancio tanto promesso – è l’avvertimento – a cominciare dalla CT2 e dalle incentivazioni per le rotte destagionalizzate, da cui dipende il futuro dei lavoratori di Sogeaal». All’appuntamento di ieri mancavano Filt Cgil e Ugl Trasporto Aereo, che pure condividono il percorso con Uil Trasporti, per degli impegni che hanno costretto altrove i vertici territoriali e aziendali delle due organizzazioni. Ma il confronto è solo rimandato: Sogeaal, le tre sigle sindacali e Confindustria si rivedranno domani, sempre a villa Mimosa, ma intanto hanno già confermato lo sciopero. A quel tavolo siederà anche la Fit Cisl, la cui posizione è però diversa. «Qualcuno vuole dare alla società la possibilità di percorrere la strada più breve per liberarsi degli esuberi dichiarati», dice il segretario provinciale Giuliano Deliperi. «Dato il calo di traffico, è complicato mantenere i livelli occupazionali e i costi, ma esistono soluzioni alternative al licenziamento dei 45 operatori dell’handling», insiste Deliperi, che distingue questa vertenza da quella del personale security. «Lì c’è un percorso di esternalizzazione che garantisce i livelli occupazionali, è ancora possibile intervenire per garantire maggiori tutele economiche e contrattuali», è la posizione di Fit Cisl. In generale, «ci sono tutti i presupposti per salvaguardare tutti i posti di lavoro alle migliori condizioni possibili – dice il segretario – la società è disponibile a un accordo che porti maggiore produttività attraverso gli strumenti contrattuali previsti, in un’ottica di flessibilità che riduca i costi del personale, ma ciò dovrà azzerare gli esuberi dichiarati». E se «la parte pubblica della proprietà è capace solo di fare come Ponzio Pilato – conclude – riteniamo che si debba accelerare per arrivare alla firma di un accordo, mettendo la parola fine a questa triste pagina, senza ricorrere ad azioni di sciopero che possono compromettere il tavolo negoziale ed essere dannose per i lavoratori».

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