La Nuova Sardegna

ALGHERO. «Da Alghero parte una delle sfide cruciali per raggiungere gli obiettivi della cosiddetta Agenda 2030 stabilita dall’Onu». Parola di Maria Gabriella Lay, già funzionario delle Nazioni unite, che ha partecipato a Porto Conte al convegno di apertura del progetto MediterranEU. Insieme ad altri rappresentanti del sistema Onu – Tommaso Murè dell’United Nations Youth Delegates, Andrea Carapellese dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale e Simone Sanna di Unesco Giovani Sardegna – ha tenuto a battesimo l’intervento ideato da Rumundu e realizzato col contributo dalla Fondazione Terzo Pilastro Internazionale per aiutare trenta giovani sardi nella progettazione e costruzione di altrettante attività imprenditoriali. A Porto Conte è stata anche inaugurata la Rumundu Academy, scuola di innovazione sociale che sta portando nel nord ovest Sardegna esperti da tutto il mondo. Il progetto è organizzato con la collaborazione del Comune, di Rondine, della Fondazione Meta, del Parco di Porto Conte e il patrocinio dell’assessorato regionale della Cultura. Parlando delle attività che saranno attivate, il consigliere della Fondazione Terzo Pilastro, Marco Pandozi, ha precisato come grazie a questo intervento si valorizzi il ruolo del Mediterraneo. «Cruciale per ridurre le distanze e comporre le lacerazioni», dice. Manuella Markaj, di Rondine Cittadella della Pace, ha illustrato come la sua organizzazione aiuti i giovani di tutto il mondo ad acquisire le competenze necessarie per progetti di sostegno locale. Stefano Cucca, fondatore di Rumundu, ha spiegato che «in un territorio in cui la disoccupazione è al 52% diciamo ai giovani sardi che è possibile costruire qui un’attività imprenditoriale innovativa e sostenibile».