La Nuova Sardegna

Alghero

Alghero, il Comune fa cassa con l’ospizio

di Gian Mario Sias
Alghero, il Comune fa cassa con l’ospizio

Il sindaco ipotizza di vendere l’immobile e l’area del Cra, al suo posto potrebbe sorgere un albergo

02 agosto 2018
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ALGHERO. Dai vecchietti ai turisti. Il Centro residenziale per anziani di via della Resistenza potrebbe cambiare pelle a breve. Incassato il via libera della Regione per un finanziamento da 5milioni di euro che serviranno a costruire una nuovissima “Casa Serenità”, il Comune pensa già al futuro del vecchio ospizio. Conti alla mano, sarà una operazione vantaggiosissima per le casse dell’amministrazione comunale, ma anche per la comunità. Un’operazione di “ingegneria patrimoniale” che, se fosse frutto di piano studiato a tavolino, andrebbe elogiata senza nessun dubbio. In realtà la sensazione è che sia stata l’emergenza ad aguzzare l’ingegno del sindaco Mario Bruno. Di fronte a un bivio, ristrutturare il Centro residenziale per anziani o costruirne uno nuovo, non ha avuto alcun dubbio.

«Farne uno nuovo costa meno rispetto alla spesa che avremmo dovuto affrontare per il restyling di quell’edificio ormai cadente, sul quale forse sarebbe stato più opportuno demolire e ricostruire», spiega Bruno. È da questa considerazione, fatta con le carte alla mano e l’occhio rivolto ai conti e ai soldi che non bastano mai, che il sindaco e la sua giunta si sono fatti venire l’idea. «Stiamo lavorando per individuare l’area comunale su cui realizzare il nuovo centro di accoglienza per anziani», annuncia. «Sarà un’area vicina a un parco urbano, di facile fruibilità, non troppo periferica», sono le caratteristiche che indica per iniziare a circoscrivere il campo.

«Di sicuro non verremo meno all’impegno di salvare la funzione sociale di quella struttura, con canoni agevolati e la possibilità di essere ospitato anche per chi non ha reddito», è la promessa del sindaco. Sempre per rimanere in tema di soldi, la nuova struttura sarà «più economica e funzionale, consentendo di risparmiare su costi di gestione che ormai andavano oltre i 2milioni di euro all’anno, senza considerare le opere di manutenzione ordinaria», aggiunge Bruno. Ai soldi risparmiati si aggiungono quelli che Porta Terra vorrebbe incassare.

«Via della Resistenza è una zona di pregio, lancio la proposta di cambiare la destinazione dell’area – insiste il sindaco – così da alienarlo a un prezzo decisamente buono, acquisendo liquidità che ci permetterebbe di portare a compimento altre opere, come per esempio il restyling della casa comunale di via Columbano».

Attualmente l’area del Cra è interamente destinata a servizi, ma se l’idea del sindaco incontrerà il favore dell’aula potrebbe sorgere al suo posto un nuovo albergo, così da rispondere anche a un’esigenza diffusa e ripetutamente denunciata dagli operatori economici: l’aumento dei posti letto alberghieri in città. Se non fosse che tutto è iniziato con un crollo, e che solo per fortuna nessuno si è fatto male, verrebbe da definirlo un piano perfetto. Ma forse, alla fine, conta il risultato.
 

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