La Nuova Sardegna

Alghero

Wwf: «Liberare le piazze di Alghero e restituirle ai cittadini»

di Gianni Olandi
Wwf: «Liberare le piazze di Alghero e restituirle ai cittadini»

Lettera aperta al sindaco per denunciare l’invadenza di tavolini e ombrelloni: «Chiediamo che vengano verificate le superfici concesse ai locali pubblici»

23 agosto 2018
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. «Un equilibrato utilizzo dei beni comuni per una rigenerazione della qualità e della bellezza urbana». Lo chiede in una lettera aperta al sindaco Mario Bruno e all’assessora alle Attività produttive Ornella Piras, il delegato regionale del Wwf, Carmelo Spada, che affronta la questione dei tavolini dei bar e ristoranti e si sofferma in particolare sulle postazioni che hanno praticamente escluso i cittadini, e i turisti, dalla fruibilità di piazza Pasqual Gallo, un sito raccolto nel cuore del centro storico. «Oggi – afferma Spada – quella piazza è ricoperta da arredi destinati alla ristorazione e bar, o meglio poligoni e doppi poligoni, di attività che già dispongono di una concessione di suolo pubblico sui bastioni, con un raddoppio di tavolini nella piazza (o viceversa). Lo spazio non è più fruibile pubblicamente».

Quindi l’appello a sindaco e assessora: «Chiediamo che vengano verificate le superfici concedibili e le percentuali concesse in piazza Pasqual Gallo, in generale chiediamo la revisione del regolamento comunale al fine di eliminare i doppi poligoni e liberare questa e le altre piazze, le vie, i marciapiedi dell’invasione di tavoli e allineare Alghero alla Nuova Agenda Urbana “Habitat III” dalle Nazioni Unite che afferma che “Le città sono per la gente, non per il profitto”, un principio concepito per spingere i governi locali a una pianificazione che privilegi il pubblico sul privato».

E per dare concretezza alla lettera aperta il Wwf annuncia la richiesta di acquisizione delle autorizzazioni di suolo pubblico in piazza Pasqual Gallo rilasciate dal Comune.

Spada cita poi alcuni autorevoli precedenti. A Cagliari, negli anni scorsi, Paolo Berdini urbanista e membro del Consiglio Nazionale del Wwf, ha posto il problema della socialità nelle aree pubbliche sostenendo le ragioni del comitato di genitori e residenti della piazzetta San Sepolcro per consentire ai bambini di giocare in quello spiazzo libero da gazebo e tavolini. Ad Alghero nel febbraio 2016 si è svolta, per l’organizzazione del dipartimento di Architettura dell’Università di Sassari, la tappa conclusiva del percorso preparatorio alla conferenza “Habitat III” promosso dalle Nazioni Unite, che si è tenuta nell’ottobre dello stesso anno, a San Francisco de Quito in Ecuador, occasione che ha riscritto l’ “Agenda urbana”, siglata a Istanbul nel 1996. Già nel corso dei lavori svoltisi ad Alghero venne messo in luce che la bellezza dei luoghi porta a riconoscersi nel posto in cui si vive unito al piacere estetico che deriva dalla bellezza che produce identità: segno con il quale una comunità si riconosce e trova il piacere di stare insieme condividendo la bellezza dei luoghi.



In Primo Piano

Video

25 Aprile, a Cagliari un corteo di 20mila persone sfila per le vie della città

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative