La Nuova Sardegna

Alghero

PalaCongressi, il restyling ora può diventare realtà

di Gian Mario Sias
PalaCongressi, il restyling ora può diventare realtà

Il Comune ha pubblicato la manifestazione di interesse per assegnare l’immobile  La speranza è che possa diventare un albergo utile a far ripartire il turismo

06 ottobre 2018
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ALGHERO. Un project financing senza vincolo di destinazione per far rinascere il PalaCongressi di Maria Pia. È la proposta a sorpresa, ma neanche troppo, formulata dal Comune di Alghero che ieri ha pubblicato la manifestazione di interesse con cui si avvia il processo attraverso cui l’amministrazione punta ad affidare in concessione la più grande e avveniristica cattedrale mai realizzata nel deserto dello sviluppo del turismo congressuale in Sardegna, al quale nessuno ha mai dato gli strumenti necessari per concretizzarsi. Realizzato dalla Regione e affidato senza una destinazione precisa e senza un finanziamento ad hoc al Comune, dopo due o tre inaugurazioni il PalaCongressi ha rappresentato uno dei più grandi monumenti contemporanei dedicati alla cattiva amministrazione della cosa pubblica. Dalla sua ideazione e concezione, ma anche dalla sua realizzazione, sono passati tanti di quegli anni che nel frattempo è diventata una struttura anacronistica, oggi per niente funzionale neanche allo scopo per cui era nata. Al punto che il Comune ha pensato bene di escludere qualsiasi vincolo di destinazione. Tradotto: se qualcuno con molti soldi e ancora più coraggio vorrà farsi carico di un restyling estremamente dispendioso, considerato che si tratta comunque di una concessione e non di una alienazione, il Centro congressi diventerà con ogni probabilità un grande albergo con annessi spazi congressuali. E chissà che questa scelta non sia organica a un progetto più complesso di rivisitazione del destino di tutta l’area di Maria Pia, Piano urbanistico comunale permettendo. In attesa di fare conti e di capire chi e come potrà puntare alla concessione del PalaCongressi, quella annunciata ieri dal Comune è senz’altro una buona notizia. Per prima cosa perché qualcuno si assume l’onere di fare un passo, quasi un “coming out”, riconoscendo di quel luogo l’attuale paternità. In secondo luogo perché in questo modo l’amministrazione guidata da Mario Bruno conferma di «credere nel rilancio della struttura congressuale realizzata diversi decenni addietro», come riferisce Porta Terra. Con la pubblicazione di ieri «Il Comune avvia un’indagine esplorativa del mercato in grado di proporre iniziative di valorizzazione del complesso e, in particolare, potenziali interessati ad assumere il ruolo di promotore di una proposta di finanza di progetto», prosegue la voce ufficiale dell’amministrazione comunale. Quella pubblicata dal servizio Gare e contratti del Comune è una manifestazione d’interesse. «Tesa alla rinascita della struttura e al definitivo rilancio dell’impianto, è rivolta agli imprenditori privati, senza vincoli di utilizzo», è precisato dagli uffici comunali. «La proposta progettuale, che ha come scopo quello di rilanciare la struttura all’interno del più ampio e complessivo sostegno alle politiche economiche e turistiche del territorio – è spiegato – può contenere anche soluzioni che comportino varianti urbanistiche, fermo restando che le stesse debbano comunque possedere un’elevata sostenibilità e un limitato impatto ambientale, nel rispetto delle normative vigenti in materia». In sostanza l’amministrazione lascia carta bianca agli operatori economici interessati. L’iniziativa è frutto dell’accordo di collaborazione col servizio Demanio, Patrimonio e Autonomie locali dell’assessorato regionale degli Enti locali. Le proposte dovranno essere presentate al protocollo generale del Comune di Alghero entro il 3 gennaio 2019.

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