La Nuova Sardegna

ALGHERO. «Conosciamo benissimo i problemi e le potenzialità del Calich e da anni chiediamo a gran voce una conferenza di servizi per risolvere la situazione, perciò accettiamo le critiche ma rigettiamo le strumentalizzazioni e i consigli da falsi esperti di soggetti esterni al mondo della pesca e con esperienze professionali e personali non certo esaltanti». È la presa di posizione al vetriolo con cui il presidente della cooperativa di pescatori algheresi “Golfo e Laguna”, Ferruccio Caneo, replica all’affondo a mezzo stampa di Gavino Delrio, presidente della cooperativa di pescatori algheresi “Capo Caccia”, che dalle colonne della Nuova Sardegna aveva annunciato di voler chiudere data l’impossibilità a far attecchire e crescere il progetto per lo sviluppo del Calich, economico ma non solo. «In questi ultimi anni abbiamo segnalato più volte a Comune, Regione e Asl la necessità di una conferenza di servizi e di maggiore collaborazione per affrontare i problemi», dice Caneo. Per lui il più grande è «la mancata consegna dei lavorieri, mai collaudati, che ci ha impedito di programmare il prelievo del pescato», dice. Altra questione. «Abbiamo più volte segnalato la necessità di controlli più severi sullo scarico di acque reflue in laguna e sugli impianti di depurazione, causa della moria dei pesci», aggiunge. E ancora: pesca abusiva, attività di cantiere vietate, mancati risarcimenti per i danni dei cormorani. «In prospettiva crediamo molto nel progetto Retralags come strumento per la promozione e la valorizzazione dello stagno», dice ancora Caneo, ma nel frattempo «ribadiamo con forza che possiamo pure accettare alcune critiche, ma niente strumentalizzazioni – conclude – siamo sempre disponibili a un percorso di confronto con gli enti, nel rispetto dei ruoli e delle competenze e per il bene dello stagno e di chi ci opera con difficoltà e sacrificio, come abbiamo sempre fatto noi in questi anni». (g.m.s.)