La Nuova Sardegna

Alghero

Il sindaco cambia idea: «La Step non si discute»

di Gian Mario Sias
Il sindaco cambia idea: «La Step non si discute»

La controllata Secal non avrebbe i mezzi per la riscossione coattiva dei tributi Il programma del centrodestra non prevedeva la presenza della società privata

16 novembre 2019
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ALGHERO. «La rescissione anticipata del contratto con la Step non è al momento presa in considerazione». Il sindaco Mario Conoci prova a rimettere ordine. Da oltre un anno la riscossione dei tributi comunali è al centro delle polemiche. L’esternalizzazione del servizio di riscossione coattiva, che la società Step si è aggiudicata con gara pubblica, aveva fatto storcere il naso all’allora opposizione di centrodestra. Invece dalla maggioranza di centrosinistra, non senza eccezioni, l’avvento di un soggetto terzo per la “caccia agli evasori” era stata salutata con favore. Ora le parti si sono invertite: il centrodestra governa e il centrosinistra è all’opposizione. Ma lo scontro resta: ogni giorno qualcuno denuncia un caso “cartelle pazze” e attacca la società arrivata da Sorso per riscuotere coattivamente i crediti di Porta Terra. Ma ora a chiedere il superamento della “coabitazione” tra la Step e la Secal, partecipata del Comune che gestisce la riscossione ordinaria e detiene la banca dati sugli accertamenti, è il centrosinistra. «Avete scritto nel programma che avreste mandato la Step a casa, perché non lo fate?», ha chiesto anche di recente la minoranza. Stanco di questa nenia, ieri il sindaco ha scelto di dire la sua insieme all’assessora del Bilancio e delle Finanze, Giovanna Caria. «Oggi protestano gli stessi che hanno affidato la riscossione coattiva a esterni», denunciano Conoci e Caria. «Avevano scritto in atti pubblici che l’esternalizzazione era propedeutica alla dismissione della Secal, considerata inadeguata e messa nelle condizioni di non poter operare», denuncia il sindaco. «Noi vogliamo fare un percorso inverso e rafforzare la Secal – spiega – è un soggetto che risponde direttamente al Comune e ne segue gli indirizzi, mentre un privato persegue anche il proprio profitto». Ma c’è un ma. Anzi due. «Attualmente la Secal non è nelle condizioni di svolgere i compiti affidati alla Step – sostiene il sindaco – e in ogni caso il punto fondamentale del contratto con la Step è la realizzazione per il Comune di una banca dati aggiornata, e la pretendiamo alla svelta». Sinché persisteranno queste due condizioni, in pratica, si va avanti così. Perché, per dirla con l’assessora Caria, «quella è una scelta che non abbiamo condiviso ma che ci siamo trovati, così come la Secal svuotata». Tuttavia, «per esaminare il problema seriamente – rincara – non si possono adottare scelte così dirompenti senza valutare ogni ipotesi, con responsabilità». Anche perché «da parte nostra non c’è alcun pregiudizio nei confronti di Step – chiosa Conoci – ci interessa solo che le imposte siano eque e che le società chiamate a gestirle operino nel rispetto dei contribuenti». Come e chi debba farlo si vedrà.

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