La Nuova Sardegna

Alghero

«Giù le mani dall’ospedale Marino»

di Gian Mario Sias
«Giù le mani dall’ospedale Marino»

Appello politico bipartisan e raccolta di firme contro l’ipotesi di vendita e smantellamento della struttura sanitaria

29 novembre 2019
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. «Giù le mani dall’ospedale marino». È l’appello bipartisan partito ieri dalla Riviera del Corallo alla volta di Cagliari. Destinatari il presidente della Regione, Christian Solinas, l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, il presidente del consiglio regionale, l’algherese Michele Pais, e il presidente della competente commissione consiliare, Domenico Gallus.

In occasione dell’ultimo sopralluogo compiuto dalla commissione e dagli esponenti del governo isolano si era fatta strada l’ipotesi, caldeggiata a taccuini aperti dal consigliere Antonello Peru, di vendere la struttura di viale I maggio a qualche società alberghiera che in cambio realizzasse il nuovo ospedale. Ma per i promotori della protesta, alla quale aderiscono numerosi esponenti algheresi del centrosinistra, del centrodestra e del Movimento Cinque Stelle, non se ne parla proprio.

«Chiediamo che lo stabile dell’ospedale marino non sia posto in vendita neanche per realizzare coi proventi il nuovo ospedale», scrivono i contestatori, che sabato alle 11 saranno all’ingresso del presidio sanitario per raccogliere le firme degli algheresi e per trasformare il documento siglato in una petizione popolare. «I fondi per il nuovo ospedale sono già inseriti tra quelli destinati all’edilizia ospedaliera in Sardegna», è la sottolineatura. L’ospedale marino non solo non deve essere venduto, ma «deve restare una struttura sanitaria ospedaliera, alla quale deve essere immediatamente garantita la piena funzionalità».

Tecnicamente la petizione è indirizzata al sindaco. È a Mario Conoci che i firmatari chiedono che «si faccia interprete in Regione delle nostre richieste e dei nostri diritti».

Tra tanti firmatari che orbitano all’interno di quel centrosinistra che in via Columbano siede nei banchi dell’opposizione insieme ai pentastellati, spiccano anche le firme di alcuni sardisti, a iniziare dal deus ex machina Tore Pintus e dal segretario cittadino Giuliano Tavera, e di Ennio Ballarini, Lelle Simula e Sefora Salis di Fratelli d’Italia. In entrambi i casi si tratta di esponenti di due forze di maggioranza, il Psd’Az è addirittura il partito del sindaco, ma fortemente critiche nei confronti dell’amministrazione Conoci e dei rispettivi rappresentanti in giunta: il sindaco, nel caso dei quattro mori, e l’assessore Marco Di Gangi, nel caso della vecchia guardia del partito di Giorgia Meloni. Per inciso, la frattura dentro Fdi sarà sancita oggi dalla nascita di un secondo circolo del partito.

«Si acceleri la convenzione tra Ats e Aou per dotare l’ospedale marino e l’ospedale civile degli anestesisti che servono per garantire anche gli interventi chirurgici più complessi e mettere in funzione l’unità di terapia intensiva polispecialistica», propongono gli estensori della petizione, in calce alla quale le firme continuano ad aumentare col passare delle ore.

«Siano rafforzate le discipline di ortopedia e riabilitazione – è l’ultimo punto dell’istanza – insieme alla creazione di un nuovo reparto di lungodegenza ad Alghero».

In Primo Piano
Turismo

In Sardegna un tesoretto di 25 milioni dall’imposta di soggiorno: in testa c’è Olbia

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative