Progressisti all’attacco: sulla posidonia proposta fuori dal tempo
ALGHERO. «Quella arrivata in commissione Ambiente sulla posidoni è una proposta fuori dal tempo». Così i consiglieri regionali Antonio Piu e Maria Laura Orrù commentano la proposta di legge...
05 febbraio 2020
2 MINUTI DI LETTURA
ALGHERO. «Quella arrivata in commissione Ambiente sulla posidoni è una proposta fuori dal tempo». Così i consiglieri regionali Antonio Piu e Maria Laura Orrù commentano la proposta di legge presentata dalla maggioranza in Consiglio regionale che autorizzerebbe i Comuni allo spostamento degli accumuli della pianta acquatica in aree idonee individuate nel territorio
Un progetto su cui gli esponenti del gruppo Progressisti in consiglio regionale esprimono forte preoccupazione, per un testo «che non risolve in nessun modo il problema sulla fruibilità delle nostre spiagge e non risolve di fatto nessun problema, rischiando anzi di crearne di peggiori». I due consiglieri evidenziano come la proposta non tenga minimamente conto dei cambiamenti climatici e delle tonnellate di sabbia che verranno portati via dagli arenili: «Fortunatamente si è riusciti a far valere la possibilità di effettuare più studi nelle diverse località interessate, chiedendo e ottenendo un piano straordinario come quello di Alghero che ha bisogno di una risposta immediata e supportata scientificamente».
Nella pratica, i comuni saranno autorizzati allo spostamento degli accumuli della pianta acquatica in aree idonee individuate nel territorio. Una scelta così controversa che il comitato scientifico e gli esperti in materia hanno sconsigliato l'intervento di mezzi meccanici per compiere le operazioni, poiché i Comuni sono privi di adeguate competenze e supporto tecnico.
«È paradossale che, in questo modo, la legislazione possa giustamente punire il cittadino che sottrae sabbia dalle spiagge sarde ma non consideri le conseguenze di un tal intervento e le tonnellate di arenile che l'utilizzo di mezzi meccanici causerebbe all'ambiente».
Un progetto su cui gli esponenti del gruppo Progressisti in consiglio regionale esprimono forte preoccupazione, per un testo «che non risolve in nessun modo il problema sulla fruibilità delle nostre spiagge e non risolve di fatto nessun problema, rischiando anzi di crearne di peggiori». I due consiglieri evidenziano come la proposta non tenga minimamente conto dei cambiamenti climatici e delle tonnellate di sabbia che verranno portati via dagli arenili: «Fortunatamente si è riusciti a far valere la possibilità di effettuare più studi nelle diverse località interessate, chiedendo e ottenendo un piano straordinario come quello di Alghero che ha bisogno di una risposta immediata e supportata scientificamente».
Nella pratica, i comuni saranno autorizzati allo spostamento degli accumuli della pianta acquatica in aree idonee individuate nel territorio. Una scelta così controversa che il comitato scientifico e gli esperti in materia hanno sconsigliato l'intervento di mezzi meccanici per compiere le operazioni, poiché i Comuni sono privi di adeguate competenze e supporto tecnico.
«È paradossale che, in questo modo, la legislazione possa giustamente punire il cittadino che sottrae sabbia dalle spiagge sarde ma non consideri le conseguenze di un tal intervento e le tonnellate di arenile che l'utilizzo di mezzi meccanici causerebbe all'ambiente».