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Alghero

L’attenzione del Ris sull’auto dell’ergastolano

L’attenzione del Ris sull’auto dell’ergastolano

Venerdì mattina a Cagliari gli investigatori passeranno al setaccio la Ford Fiesta Annullato il sopralluogo a casa dei genitori di Farci previsto per oggi pomeriggio

12 febbraio 2020
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ALGHERO. Gli ultimi pezzi del puzzle, quelli mancanti, potrebbero saltar fuori dall’ispezione della Ford Fiesta, l’auto intestata alla madre di Massimiliano Farci, ma utilizzata da anni dall’ergastolano di Assemini che ad Alghero poteva muoversi in regime di semi libertà dal giugno del 2017.

La macchina, con cui il 53enne condannato nel 1999 per l’omicidio di Roberto Baldussi avrebbe trasportato il corpo di Speranza Ponti dall’abitazione di via Vittorio Emanuele a Monte Carru, verrà passata al setaccio venerdì mattina a Cagliari dagli investigatori del Ris.

Le tute bianche cercheranno all’interno dell’abitacolo e nel portabagagli la prova che potrebbe incastrare Farci che ha raccontato di aver trovato la fidanzata impiccata dentro casa. Il sostituto procuratore Beatrice Giovannetti, titolare dell’inchiesta, e i carabinieri della compagnia di Alghero sono convinti invece che l’uomo abbia ucciso Speranza per motivi economici il 6 dicembre scorso. Il 53enne avrebbe poi deciso di disfarsi del corpo della donna gettandolo in un cespuglio nelle campagne di Alghero. Resta ancora da stabilire se e chi l’abbia aiutato almeno nell’occultamento del cadavere, di cui i familiari attendono la restituzione per celebrare il funerale previsto inizialmente per giovedì scorso e poi rimandato.

Così come è stato rimandato a data da destinarsi il sopralluogo degli investigatori del Ris previsto per questo pomeriggio nell’abitazione dei genitori di Massimiliano Farci in via Sassari, messa sotto sequestra dalla Procura di Sassari.

Entro lunedì 24 febbraio dovrebbero conoscersi invece i risultati della comparazione dei profili del dna dei genitori di Speranza Ponti con quello del corpo trovato il 30 gennaio a Monte Carru. Nuda, ricoperta da un lenzuolo, con intorno del materiale alluminico usato in campagna per dissuadere gli animali selvatici, gli arti mummificati, la donna non era riconoscibile per via del tanto tempo di esposizione alle intemperie. Intanto si attende ancora l’esito dell’autopsia affidata al medico legale Salvatore Lorenzoni. Solo a quel punto, quando tutti gli accertamenti saranno conclusi e il quadro sarà più chiaro, Speranza potrà finalmente riposare in pace. (l.f.)

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