La Nuova Sardegna

Alghero

«Riapriamo solo in sicurezza»

di Luca Fiori
«Riapriamo solo in sicurezza»

Il sindaco Conoci spiega il motivo della prudenza: non siamo matti, ci vuole più coraggio a dire no

12 maggio 2020
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ALGHERO. «Non siamo matti, ci vuole più coraggio a tenere tutto chiuso che a riaprire le attività, il nostro obbiettivo è quello di riaprire in sicurezza e far ripartire la città senza rischi per nessuno».

È stato chiarissimo ieri mattina il sindaco di Alghero Mario Conoci che nel corso di una videoconferenza ha voluto mettere sul tavolo le ragioni che lo hanno portato a rimandare il provvedimento di apertura per parrucchieri, estetisti e negozi di abbigliamento previste per ieri mattina.

Ad Alghero risultano al momento solo due positivi e per questo l’indice Rt è addirittura incalcolabile, ma questo non deve far abbassare la guardia.

«Ora che i confini comunali non esistono più – ha detto il sindaco – non possiamo far finta che Sassari non sia lì a trenta chilometri, con un indice Rt vicino all’uno».

I giorni scorsi la prudenza di Conoci è stato motivo di scontro politico in Consiglio comunale. Dai banchi virtuali dell’opposizione sono arrivate critiche, alle quali ieri Conoci ha risposto, motivando le sue scelte e quelle della sua maggioranza.

«Ai sindaci – ha spiegato ai giornalisti il primo cittadino di Alghero – spetta la responsabilità di salvaguardare la salute, e se in Sardegna la stragrande maggioranza dei sindaci, circa 350 su 370, ha deciso di valutare meglio ogni decisione significa che si sta usando il buonsenso. Ci stiamo muovendo in queste ore per assumere decisioni che tengono conto anche del territorio».

I giorni scorsi tra l’altro era stata la prefetta di Sassari Maria Luisa D’Alessandro ha ricordare ai sindaci del territorio di non assumere provvedimenti in contrasto con le norme statali e regionali.

«Tutti i sindaci vorrebbero riaprire e venire incontro alle esigenze dei commercianti – ha spiegato Mario Conoci – ma non dobbiamo rischiare che l’apertura immediata sia seguita da una nuova chiusura che farebbe danni grossissimi e ancora peggiori. Alghero non può ragionare localmente – ha aggiunto il sindaco di Alghero – sebbene dal punto di vista sanitario ci siano numeri vicino allo zero, ma dobbiamo tentare conto che oggi gli spostamenti sono consentiti su tutto il territorio regionale per diversi motivi».

Per ripartire in sicurezza l’amministrazione di Alghero vuole fare i passi giusti e affidarsi alla scienza. Il Comune è in costante contatto l’epidemiologo sassarese Giovanni Sotgiu che in questi giorni è stato chiamato anche a far parte del comitato tecnico dell’Organizzazione Mondiale della Sanità oltre che come consulente della Regione.

«Stiamo valutando come muoverci in questa situazione e come farlo nel più breve tempo possibile – ha detto Conoci – ma va fatta una valutazione territoriale. Alghero fino a ora ha saputo rispettare le regole e tutelare la salute dei cittadini, come dimostrano gli indici epidemiologici. Ma non dobbiamo rendere vano questo sacrificio di tutti gli algheresi che meritano di poter riprendere le propri attività, la propria vita normale e di poterlo fare in sicurezza. Chi potrà riaprire dovrà essere sicuro di farlo con regole certificate e uguali per tutti – prosegue il sindaco – senza far ricadere sulla responsabilità dei singoli imprenditori l’onere di questa scelta. Chiediamo al Governo – conclude il primo cittadino – l’emanazione dei protocolli, con tutti i sindaci ci stiamo muovendo in questo senso.

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