La Nuova Sardegna

Alghero

«La cultura non si arrende il festival estivo si farà»

di Roberto Sanna
«La cultura non si arrende il festival estivo si farà»

La libreria Cyrano è al lavoro per il cartellone di “Dall’altra parte del mare” «Il programma sarà ridotto ma non possiamo tirarci indietro proprio adesso»

02 giugno 2020
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ALGHERO. In mezzo a tanti appuntamenti estivi che saltano e una stagione turistica che finora ha regalato solo preoccupazioni, resta una certezza: anche quest’anno ci sarà il festival letterario “Dall’altra parte del mare”, organizzato dalla libreria Cyrano. Un presidio culturale che non si è arreso durante il lockdown, continuando a lavorare con le consegne a domicilio e appoggiandosi alle edicole, e che non alza bandiera bianca anche adesso, in un’estate che non nasce certo coi migliori auspici e in mezzo a regole che per gli appuntamenti di un certo tipo potrebbero essere ostacoli insormontabili: «Bisogna essere coerenti – dice Elia Cossu, titolare della libreria insieme a Maria Luisa Perazzona e Gian Mario Corda –: non possiamo stare tutto l’anno a ricordare quale sia il valore della cultura e poi tirarci indietro alle prime difficoltà. Noi andiamo avanti, anche con un programma ridotto, ma ci saremo».

Il festival nel corso degli anni è cresciuto e ha acquistato una precisa fisionomia, proponendo diversi appuntamenti in città e nei luoghi più belli del territorio, ha avuto ospiti importanti: scrittori, giornalisti, musicisti, attori italiani e stranieri. «Stando così le cose, sarà difficile avere ospiti stranieri – aggiunge Elia Cossu –. Eravamo già partiti con la prima parte del programma, che coinvolge le scuole, ma ci siamo dovuti fermare. Continueremo con quella estiva, anche se ancora stiamo attendendo le disposizioni di legge per gli eventi come i nostri. La Fondazione Meta sta cercando uno spazio che ci permetta di ospitare duecentocinquanta, trecento persone in tutta sicurezza e quello sarà il nostro luogo di ritrovo per gli appuntamenti che contiamo di organizzare in luglio e agosto, forse anche settembre. Con l’inizio delle scuole, poi, contiamo di recuperare la parte che abbiamo perso in primavera. In ogni caso, anche in formato ridotto e diverso da quello che avevamo ipotizzato, saremo presenti anche quest’anno. Siamo convinti che la cultura abbia un valore per la nostra società e non ci tiriamo indietro ora che la situazione è complicata».

E se durante il lockdown l’attività dei presidi culturali è rimasta comunque a galla, i prossimi mesi rischiano di essere disastrosi: «Alghero non può permettersi un anno senza estate. Durante la chiusura siamo andati avanti grazie anche alla solidarietà della gente e per noi è stata una bella scoperta: le edicole si sono messe a disposizione per fare da punto di ritiro, così come un negozio equo solidale e ci hanno anche telefonato dei ragazzi che volevano mettersi a disposizione gratuitamente per le consegne a domicilio. Adesso però arriva la stagione più importante, abbiamo anche riattivato il wine-bar e con gli algheresi stiamo lavorando bene ma non può bastare: se non arrivano i turisti diventa molto difficile per tutti far quadrare i conti».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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