La Nuova Sardegna

Alghero

Vignetta satirica divide la città

di Gianni Bazzoni
Vignetta satirica divide la città

Nel disegno di Vukic su Alguer.it una battuta forte: «Alternativa ai fuochi? Diamo fuoco a Conoci»

22 luglio 2020
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ALGHERO. Il tema è quello dei fuochi d’artificio, appuntamento tradizionale del Ferragosto algherese che quest’anno è fortemente a rischio. Anzi, quasi sicuramente non ci sarà: un po’ per mancanza di fondi (che poi all’ultimo momento si possono sempre recuperare con qualche manovra amministrativa) e un po’ per ragioni di sicurezza, perchè lo spettacolo pirotecnico richiama migliaia di persone e risulterebbe davvero impossibile garantire il rispetto delle regole ancora in vigore per l’emergenza Covid.

Una storia solo parzialmente politica, e comunque non di quelle che animano gli interessi generali. É bastata però una vignetta per scatenare lo scontro politico e schierare su fronti contrapposti favorevoli e contrari. Il disegno satirico realizzato da Marco Vukic e pubblicato sul giornale online Alguer.it ritrae due algheresi che dialogano. Il primo dice: “Alghero ha bisogno di una alternativa ai fuochi di artificio”. Il secondo risponde: “Diamo fuoco a Conoci”. Una frase secca, decisamente forte che - collocata in un ambiente non proprio sereno, dove la litigiosità della politica che si materializza tutti i giorni a colpi di comunicati stampa che si inseguono sul percorso dell’intera giornata - ha fatto e fa discutere. Forse anche perchè la città catalana è stata turbata da gravi episodi di violenza (l’aggressione all’ex sindaco Mario Bruno) e da delitti che ancora sono troppo freschi nelle pagine che raccontano la storia vera di Alghero.

Ma quella vignetta è pericolosa? É solo satira o può contenere un invito indiretto all’odio e alla violenza verso le persone? La maggioranza che sostiene il sindaco Mario Conoci l’ha presa male: «Verrebbe da ridere, ma non ci riusciamo. Condanniamo fermamente la vignetta che invita a dare fuoco al sindaco di Alghero. Il diritto alla satira è sacrosanto, ma anche il diritto di critica e il diritto a stigmatizzare una vignetta di cattivo gusto. Anche nella satira è tutto lecito? Insultare, istigare al disprezzo? Crediamo di no. La cattiveria mescolata alla libertà di espressione è a nostro avviso un aspetto deleterio: dare fuoco al sindaco è una bruttissima spiritosaggine».

Marco Vukic, l’autore della vignetta, si dice sorpreso. «Che esagerazione – afferma – faccio vignette e satira da anni, ne ho fatto decine di Marco Tedde e nessuno si è mai indignato. Con Mario Conoci ci conosciamo da ragazzi, assurdo pensare che io voglia istigare odio contro di lui. Era solo un gioco di parole sui fuochi, nessuna cattiveria. La rifarei comunque».

Fratelli d’Italia, invece, parla di «vignetta infelice: l’autore chieda scusa e la politica condanni». E spera «che il vignettista si sia già reso conto del grave errore e abbia chiesto scusa». Poi l’invito al direttore della testata a ripristinare una informazione di qualità.

Guido Zoagli, che dirige Alguer.it, difende la scelta di pubblicare la vignetta.

«Ho deciso la pubblicazione e non l’ho ritirata – racconta – perchè è semplicemente satira, come succede tutti i giorni in qualunque parte e in tutti i giornali. Forse ad Alghero si tende ad esagerare, ma io francamente non ho visto alcun invito all’odio. Il vignettista ha usato un gioco di parole per sintetizzare la situazione su un confronto molto attuale, quello dei fuochi di Ferragosto. É un passaggio, un attimo, dopo un giorno scompare e se ne fa un’altra su un altro tema. La satira è di per se esagerata: se ha fatto discutere così tanto, se ha creato interesse vuol dire che ci seguono e questo fa piacere. Ma non c’è cattiveria».

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